La musica che si racconta in questo libro è molto diversa dalla musica delle corti, delle élites e dei chiostri. È una musica assai meno studiata, diretta ai semplici, ai poveri, agli incolti: «di second’ordine» per assetti e valenze estetiche, e difficilmente classificabile, nelle tante forme che assumono melodie e parole, ma con il chiaro intento di spiegare la fede e costruire una pedagogia morale attraverso la musica.
La indagano qui – in svariati contesti – storici e musicologi, con antropologi e storici dell’arte, nel tempo lungo delle riforme confessionali, per coglierne il ruolo nella cristianizzazione delle coscienze e dei comportamenti. E delineano una doppia frontiera della musica dei semplici, quella dei mondi nuovi e dei suoni della conversione delle genti ignare di Cristo, e quella europea, delle genti più misere alle quali si indirizzano laudi, orazioni cantillate, canzoncine spirituali e con esse le regole del vivere cristiano.
In questo contesto di sensibilità e di strategia prende forma ad esempio il canto Tu scendi dalle stelle che ben esprime il radicamento nei sentimenti collettivi delle procedure pastorali presentate in questo libro.
- Stefania Nanni, La musica dei semplici (p. 9-32)
- Danilo Zardin, Musica e parola nell’azione educativa dei gesuiti: il caso di Milano tra Sei e Settecento (p. 33-71)
- Bernard Dompnier, Les cantiques dans la pastorale missionnaire en France au XVIIe siècle (p. 73-105)
- Paola Vismara, Cantate per intermezzo. La parola e la musica nella dottrina cristiana a Milano tra Sei e Settecento (p. 107-124)
- Bernadette Majorana, Musiche voci e suoni nelle missioni ruralidei gesuiti italiani (XVI-XVIII secolo) (p. 125-154)
- Paologiovanni Maione, «Esquisita e scelta musica» nelle confraternite e congregazioni napoletane fra Sei e Settecento (p. 155-172)
- Benoît Michel, Séduire et édifier: chanter Noël dans le sud-ouest de la France au XVIIIe siècle (p. 173-193)
- Domenico Rocciolo, La musica in tribunale: gli editti del cardinale vicario nel Sei e Settecento (p. 195
- Xavier Bisaro, Una voce silenziosa: il canto plano dei fedeli nel Settecento (p. 205-215)
- Manuel Bertolini, Censurare la musica. Una prospettiva di ricerca attraverso la Congregazione oratoriana (p. 217-247)
- Giuseppe Orlandi, La voce del missionario (p. 249-259)
- Paolo Saturno, Stefania Nanni, La musica dei poveri. Alfonso Maria de Liguori (p. 261-275)
- Stefania Macioce, Angeli musicanti e devozione borromaica nel primo caravaggismo (p. 277-288)
- Anne Piéjus, Stratégies pastorales, stratégies musicales à l’Oratoire de Rome (p. 289-309)
- Sergio Botta, I cantores nella Chiesa francescana della Nuova Spagna. La costruzione di un sistema di mediazione (p. 311-318)
- Johann Herczog, Il sacro esperimento nel segno dell’accomodazione ovvero il ruolo distinto della musica nell’evangelizzazione gesuitica (p. 319-336)
- Bernardo Illari, Musica materiale. La rappresentazione visiva della canzone in Perù, 1615-1616: la Nueva Corónica y Buen Gobierno (p. 337-358)
- Francesca Loverci, Miguel Fermín de Riglos e la tradizione musicale delle missioni gesuitiche dei Chiquitos (p. 359-369)
- Antonello Ricci, I suoni delle Indias de por acà (p. 371-380)
- Luigi Mezzadri, Stefania Nanni, Teodorico Pedrini missionario alla Corte imperiale di Pechino (p. 381-408)
- Fabio G. Galeffi, Gabriele Tarsetti, Teodorico Pedrini e la musica come strumento di missione (p. 409-430)
- Alessandro Zuccari, «A chi porge l’orecchio et cuor attento, entra mirabilmente nell’anima la parola santa di Dio». I luoghi dell’oratorio musicale dei padri Filippini (p. 431-441)
- Indice dei nomi (p. 443-464)
- Gli autori (p. 465-466)