La società medievale non aveva una «mentalità persecutoria»: al contrario di quanto si pensa, era in realtà molto più sfumata nella definizione e nel trattamento dei suoi elementi marginali. Guy Geltner lo dimostra esplorando ogni sfaccettatura della carcerazione tardomedievale – dal terrore provato al momento dell’arresto al rilascio, all’evasione o alla morte – fino a operare una vera e propria riscrittura della storia penale.
La prigione medievale mette infatti in discussione l’idea, comunemente accettata, secondo cui la prigione moderna sarebbe il frutto della scienza penale illuministica – che per prima pose l’accento sulla capacità dell’uomo di riformare la propria anima – rintracciando la nascita di tale istituzione nel medioevo, e più precisamente nel tardo XIII secolo.
L’autore ricostruisce con attenzione la vita all’interno delle mura delle carceri di Venezia, Firenze e Bologna, oltre che di molte altre città europee. Quella che emerge è l’immagine di una prigione che per alcuni suoi elementi sembra anticipare di fatto le moderne istituzioni carcerarie, ma che per altri ci appare spesso inaspettata: posta spesso al centro della città, i detenuti potevano godere di frequenti contatti con la società esterna, dato che non vi erano rinchiusi ma piuttosto “tenuti” in una versione più coercitiva della vita di tutti i giorni.
- Presentazione, di Andrea Zorzi
- Ringraziamenti
- Una nota sulle date e sulle monete
- Prologo
- Introduzione
- 1. Prigioni italiane: tre profili
- Venezia.
Firenze.
Bologna.
Conclusioni.
- 2. Aspetti dell’imprigionamento
- Sviluppo urbano.
Amministrazione e burocrazia.
Finanza ed economia.
Imprigionamento punitivo: giurisprudenza, legislazione e pratica.
Conclusioni.
- 3. La vita della prigione
- Il terrore dell’arresto.
La prima notte.
L’ordine familiare: i reparti.
La vita quotidiana: ordine e dissidenza.
Il mondo esterno.
La fine del viaggio: morte, fuga, rilascio.
Conclusioni.
- 4. La prigione come luogo e come metafora
- L’immaginario antico: martirio, monachesimo e purificazione.
Excursus: i santi liberatori di prigionieri.
Dalla purificazione al purgatorio: la grande prigione di Dio.
Questo mondo e il prossimo: la prigione urbana.
Conclusioni.
- Conclusione: marginalità e istituzioni
- Appendici
- 1. Inventario di prigione. Bologna, 1305.
2. Poesie dalla prigione.
3. Le Stinche, una ricostruzione.
- Abbreviazioni e archivi
- Bibliografia
- Indice dei nomi
Guy Geltner è professore di Storia medievale presso l’Università di Amsterdam e direttore del Center for Medieval Studies della stessa città. Il suo ultimo libro è The Making of Medieval Antifraternalism: Polemic, Violence, Deviance, and Remembrance (Oxford University Press 2012).
Andrea Zorzi insegna Storia medievale nell’Università di Firenze e fa parte della redazione di «Reti Medievali». Le sue ricerche si concentrano sulla storia politica dell’Italia del tardo Medioevo. Tra le pubblicazioni: La trasformazione di un quadro politico. Ricerche su politica e giustizia a Firenze dal comune allo Stato territoriale (Firenze University Press, 2008), Le signorie cittadine in Italia (secoli XIII-XV) (Bruno Mondadori, 2010).
Edizione originale: Guy Geltner, The Medieval Prison. A Social History
Princeton University Press, Princeton and Oxford 2008
Copyright © 2008 by Princeton University Press
L’autore donerà i proventi dei propri diritti alla Bridge Academy, Hackney
The author’s proceeds will be donated to the Bridge Academy, Hackney
(http://www.bridgeacademy.hackney.sch.uk)
Traduzione di Alessandro Vanoli