Archivi e archivisti in Italia tra medioevo ed età moderna

A cura di Filippo de Vivo, Andrea Guidi e Alessandro Silvestri
Collana: I libri di Viella, 203
Pubblicazione: Ottobre 2015
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pp. 400, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788867284573
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L’Italia possiede patrimoni documentari tra i più grandi e importanti del mondo, accumulati nel corso di secoli come strumenti di governo prima di diventare luoghi di ricerca per gli studiosi. Quali erano i meccanismi, i luoghi, gli uffici e le persone che hanno permesso la formazione, l’ordinamento e la gestione degli archivi? Chi erano gli archivisti e che rapporti avevano con società e istituzioni tra medioevo e età moderna?

A queste e altre domande il volume risponde adottando un approccio comparativo all’incrocio tra storia politica e sociale, storia della cultura scritta, storia dell’archivistica e degli archivi. I saggi qui raccolti permettono un innovativo confronto tra i diversi ufficiali incaricati della conservazione documentaria negli antichi stati italiani: dai notai fino ai cancellieri, ai custodi e agli “archivari” di regni, principati e repubbliche, dalla Lombardia alla Sicilia, tra Quattro e Settecento. Ciò permette di estendere cronologia e geografia della storia degli archivi oltre i suoi confini tradizionali. In un momento storico in cui gli archivi sono purtroppo minacciati da drammatici tagli alle risorse, questo volume vuole sottolineare l’importanza che essi hanno sempre avuto nel corso della nostra storia.

  • Filippo de Vivo, Andrea Guidi, Alessandro Silvestri, Introduzione a un percorso di studio
  • I. Figure e strategie collettive
    • Alessandro Silvestri, Archivi senza archivisti. I Maestri notai e la gestione delle scritture nel Regno di Sicilia (prima metà XV sec.)
    • Pier Paolo Piergentili, Offitium vel servitium? Luca Beni della Serra, il Comune di Gubbio e i Signori di Urbino (1404-1455)
    • Andrea Gardi, Al servizio del Legato: il cancelliere Giovanni Maria Monaldini a Bologna (fine XVI sec.)
    • Irene Mauro, Le cancellerie comunitative della Valdinievole nella costruzione del Granducato mediceo
    • Carlo Bitossi, Funzionari e oligarchi: cancellieri e segretari a Genova in età moderna
  • II. Archivi e potere
    • Filippo de Vivo, Cuore dello stato e luogo di tensione. Archivi, società e politica a Venezia tra Quattro e Seicento
    • Vanna Arrighi, Dopo Machiavelli: la cancelleria fiorentina al ritorno dei Medici (1512-1527)
    • Laura Turchi, Un archivio scomparso e il suo creatore? La Grotta di Alfonso II d’Este e Giovan Battista Pigna
    • Manuel Rivero Rodríguez, Segreto, memoria e governo dell’Italia “spagnola”: Juan de Casanate e la creazione dell’Archivio del Consiglio d’Italia a Madrid
    • Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli, Cum acta sua sint. Aspetti della conservazione delle carte dei notai in età tardo-medievale e moderna (XV-XVIII sec.)
  • III. Archivi e cultura
    • Beatrice Saletti, Registri perduti della Camera Ducale estense: la Storia della città di Ferrara del notaio Ugo Caleffini e il suo accesso alla Libraria della Camera
    • Giacomo Giudici, Ludovico Annibale Della Croce: letterato, segretario del Senato di Milano e archivista del Cinquecento
    • Gian Maria Varanini, Professionalità cancelleresca e tipologie documentarie nei domini veneziani del Quattrocento. Il De arte cancellarie di Giovanni da Prato della Valle
    • Peter Burke, Postfazione. Che cos’è la storia degli archivi?
  • Indice dei nomi
  • Gli autori
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