Ettore Finazzi-Agrò

È ordinario di Letteratura Portoghese e Brasiliana dal 1990, dopo aver insegnato presso l’Università di Bologna (dal 1976 al 1986) e presso la Facoltà di Magistero della “Sapienza” (dal 1986 al 1990). Si è dapprima occupato di lirica galego-portoghese e di epica e narrativa cinquecentesche, rivolgendo, poi, la propria attenzione alla letteratura novecentesca portoghese e, in particolare, all’opera di Fernando Pessoa, autore al quale ha dedicato diversi saggi e il libro O Alibi infinito (Lisboa 1987). Nell’ambito della letteratura brasiliana, ha pubblicato saggi e volumi sulla letteratura di scoperta e sull’opera di grandi autori novecenteschi (Mário de Andrade, Manuel Bandeira e Clarice Lispector, in particolare). Ha pubblicato, altresì, uno studio sull’opera di João Guimarães Rosa (Um lugar do tamanho do mundo, Belo Horizonte 2001) e curato un volume sulla persistenza del “tragico” nella moderna letteratura brasiliana (Formas e mediações do trágico moderno. Uma leitura do Brasil, São Paulo 2004) Ha tenuto corsi presso le Università di Lisbona, Rio de Janeiro, Campinas e Belo Horizonte. È direttore delle riviste Letterature d’America e Studi Portoghesi e Brasiliani e fa parte della direzione dell’Associazione Internazionale dei Lusitanisti.

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