Giulio Ferroni

Professore emerito della “Sapienza” di Roma, dove ha insegnato letteratura italiana fino al 2013. È autore di studi sulle più diverse zone della letteratura italiana e dell’ampio manuale Storia della letteratura italiana (Einaudi Scuola, 1991, Mondadori Università, 2012). Numerosi i suoi studi sulla letteratura del Cinquecento, tra cui ricordiamo Mutazione e riscontro nel teatro di Machiavelli (Bulzoni,1972), Le voci dell’istrione. Pietro Aretino e la dissoluzione del teatro (Liguori 1977), Il testo e la scena (Bulzoni, 1980), Machiavelli o dell’incertezza (Donzelli, 2003), Ariosto (Salerno Editrice, 2008). Attento ai problemi teorici (come mostra il volume Dopo la fine. Sulla condizione postuma della letteratura (Einaudi, 1996, Donzelli, 2010), si è occupato di vari aspetti della letteratura del Novecento e contemporanea, anche con interventi di critica “militante”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Gli ultimi poeti. Giovanni Giudici e Andrea Zanzotto (il Saggiatore, 2013), La fedeltà della ragione (Liguori, 2014), La scuola impossibile (Salerno Editrice, 2015).

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