I saggi di questo volume si concentrano sui percorsi che portano a scavalcare il labile confine che separa l’avversario dal nemico. Il tema riguarda il fenomeno della legittimazione, delegittimazione o rilegittimazione dello Stato, dedicando particolare attenzione alle cesure storiche come momenti decisivi nella ridefinizione del rapporto amico/nemico.
Si sono scelti come campo di verifica analitica la Gran Bretagna dell’imperialismo liberale tardo-ottocentesco; l’Italia postunitaria, il colonialismo crispino, e poi la crisi dello Stato liberale e del fascismo; la Germania dell’impero bismarckiano e la repubblica di Weimar con l’attacco del partito hitleriano alle sue istituzioni, sino alle nuove impostazioni delle relazioni internazionali nella Società delle Nazioni.
- Paolo Macry, Luigi Masella, Introduzione
- I. Pratiche e linguaggi della de/legittimazione in Italia dall’Unità al fascismo
- Ennio Corvaglia, Rivoluzione parlamentare e frattura territoriale
- Luigi Musella, Guerra civile. Il processo alla famiglia Fortunato
- Mario De Prospo, Crisi del liberalismo e avvento del fascismo in Guido Dorso
- Ferdinando Pappalardo, La delegittimazione dello Stato liberale nella retorica civile di Gabriele d’Annunzio
- Luigi Masella, La crisi dello Stato liberale italiano e i partiti
- Francesco Altamura, Privatismo agrario e crisi del fascismo nelle campagne meridionali
- II. Percorsi europei della de/legittimazione: dalla costruzione della nazione al nuovo internazionalismo
- Carlo Spagnolo, Il Kulturkampf in Germania, 1870-1878
- Andrea D’Onofrio, Tra populismo e ideologia völkisch: strategie nazionalsocialiste nella Repubblica di Weimar
- Olindo De Napoli, Legittimare i sudditi. Antonio Gandolfi e la politica indigena nel primo governo coloniale eritreo
- Teodoro Tagliaferri, L’imperialista come nemico interno: la polemica dei liberali inglesi contro Disraeli
- Claudia Villani, La de/legittimazione internazionale: l’International Studies Conference tra le due guerre mondiali
- Gli autori
- Indice dei nomi