«In forse di perdere la libertà»

La Repubblica di Genova nella riflessione di Giulio Pallavicino (1583-1635)

Alessia Ceccarelli
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pp. 216, 15x21 cm, bross.
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Giulio Pallavicino (1558?-1635), cronista e storiografo, è fra i massimi esponenti della cultura ligure di età moderna. La sua produzione storiografica, rimasta pressoché inedita, riemerge ora da queste pagine, offrendo un contributo prezioso per la comprensione di una stagione intensa e drammatica attraversata dalla Repubblica di Genova tra il 1624 e il 1629.

In quegli anni di guerra e di congiura, Genova giunse «in forse di perdere la sua libertà»: la disfatta militare (1624-25) non sopì le mire di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, e l’impresa di Genova ‒ sul versante italiano della guerra dei Trent’anni ‒ si trasformò in un articolato disegno sedizioso (1627-29).

Il filo rosso che attraversa l’intera riflessione pallaviciniana è appunto la lesa maestà, in specie di matrice popolare: quella forma di dissenso che periodicamente perturbò il primo secolo di vita della repubblica aristocratica (1528-1628). Pallavicino ne ragionò con acume nel Vero e distinto ragionamento, edito ora per la prima volta, dove avvicina e interseca le posizioni di quei pensatori che, come lui, si schierarono in difesa del ceto di governo e dei suoi fondamenti ideologici.

  • Introduzione
    • 1. Il problema Ragionamento
    • 2. La guerra delle scritture
    • 3. Una poderosa impresa di squadra
    • 4. L’oblio
  • 1. Giulio di Agostino Pallavicino. Profilo biografico e intellettuale
    • 1. Una celeberrima libreria e il problema della discendenza
    • 2. Il “timido” principe
    • 3. Dalla cronaca alla storiografia: il problema Inventione
    • 4. La Narratione (1602)
    • 5. L’incarico Roccatagliata e il Raccolto delle famiglie genovesi
    • 6. Boccalinismo e tacitismo
    • 7. Fra Giulio e Andrea: Agostino
  • 2. Medici e dottori. L’ascesa sociale e politica dell’élite popolare genovese
    • 1. Le congiure d’inizio secolo e l’Inventione seconda (1601-03)
    • 2. La congiura delle polveri e l’omicidio Sauli (1601)
    • 3. La congiura Leveratto (1603)
    • 4. La lite Spinola-Doria (1618-32)
    • 5. Il caso Riccardi e i malcontenti del 1625-30
    • 6. Che pensieri ebbero costoro? Nobiltà e popolo: i limiti della tesi realista
    • 7. Sapere medico vs sapere politico. I reciproci sconfinamenti, i rispettivi arcana
    • 8. Non basta un Boccalini, non basta un Platone
  • 3. Il Ragionamento
    • 1. Modelli e influenze
    • 2. La guerra dei torchi
    • 3. Lezioni e influenze della storiografia rinascimentale: Machiavelli e Guicciardini
    • 4. In stile humile ma curioso
  • 4. Caratteri e limiti della controffensiva oligarchica
    • 1. L’ambigua tramontana dei genovesi: fra la Monarquía e i suoi ministri
    • 2. Regnare e straregnare. Dissenso e repressione
    • 3. I corbetti
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

Alessia Ceccarelli

Storica dell’età moderna, ha tra i suoi principali interessi di studio la storia dell’antico regime genovese. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Notai, togati e nobili di provincia. I percorsi sociali, economici e politici di una famiglia genovese nel regno di Napoli, secc. XV-XVII (Lacaita, 2007).

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