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circulation of historical and other humanistic research, Viella will now offer in English both original works and
translations of existing studies.
Per Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, il «natural desiderio di sapere» corrisponde a un modo plurale di pensare la conoscenza e il suo ruolo sociale e politico di fronte all’incertezza innescata dall’allargamento del mondo, dal profilarsi di nuovi modi di comprendere i rapporti fra uomo e natura, dal confronto con una vita di corte, dominata dall’interesse individuale.
Centro della rivendicazione universalistica pontificia e spazio comunicativo fra vecchi e nuovi mondi, Roma emerge come teatro barocco di un progetto di capitalizzazione dei saperi, che mobilita appassionati virtuosi, filosofi “straccioni”, medici mediatori, agguerriti pittori, scultori in gara con la natura, missionari in cerca di legittimazione.
Attraverso il racconto dell’affascinante storia del Tesoro messicano – imponente volume tardivamente pubblicato nel 1651 – si ricostruisce un cantiere di produzione naturalistica, fra sconosciuti exotica e artefatti stranamente familiari, scambi e competizioni, conflitti e negoziazioni, individuando nei saperi una lente per comprendere la dinamica storica.
Introduzione
I. Saperi del nuovo mondo: circolazioni, competizioni, conflitti
1. Itinerari naturalistici: Impero spagnolo, Viceregno, Roma
1. Saperi del nuovo mondo e segreti spagnoli: José de Acosta e i pubblici della storia naturale. 2. Napoli naturalistica, il De Materia medica Novae Hispaniae e la via debole dei saperi. 3. Sguardi mediterranei: antichi e nuovi mondi fra Viceregno e Roma. 4. Una corte di famiglia: le origini lincee fra la città del papa e Napoli.
2. L’orizzonte tedesco della mediazione naturalistica
1. Johannes Faber e il profilo politico dell’azione naturalistica. 2. Modi di conoscere: natura e arte fra scrittura e visualità. 3. In presenza: i semplici del papa fra Campanella e Caravaggio. 4. Relazioni a distanza: mediazioni epistolari e ragioni del patronage.
II. Storie naturali alla scala di Roma
3. Una città per il “Tesoro” americano
1. Roma 1610: la sfida di una storia naturale del nuovo mondo. 2. Nature urbane fra antichi e nuovi mondi. 3. Economie degli animali a corte e in città. 4. Storie naturali di Roma: i profili plurali del libro naturalistico. 5. Leggere per scrivere: circolazioni di libri e pratiche materiali.
4. Saperi delle quattro parti del mondo
1. Reti naturalistiche fra diplomazia e missione. 2. Germania lincea: saperi della natura, orizzonti di guerra e comunicazione epistolare. 3. “Orienti”, “Indie” e “cosmopolitismi”: spazi interconnessi e saperi del viaggio. 4. “Mirabil congiuntura”: quale storia naturale del nuovo mondo?
III. Un cantiere naturalistico barocco
5. Pensare la storia naturale dei nuovi mondi a Roma
1. Animalia mexicana: orizzonti epistemici di un artefatto romano. 2. Etnografia di un teatro naturalistico urbano. 3. Oggetti in esposizione: meravigliosi possessi fra industria e admiratio. 4. Un palinsesto barocco: compresenze, trompe l’oeil e giochi di inclusione/esclusione.
6. Scrivere la storia naturale dei nuovi mondi di Roma
1. Una casa aperta: il laboratorio di Animalia mexicana. 2. Descrivere, trascrivere, delineare, dipingere: pratiche di mediazione epistemica. 3. Anatomie confessionali. L’itinerario transalpino di un camaleonte. 4. Americani a Roma, animali del Perù e archivi dei saperi missionari. 5. Nuovi mondi lincei fra orizzonti spagnoli e rivendicazioni imperiali.
Conclusioni
Ringraziamenti
Bibliografia
Indice dei nomi
Crediti fotografici
In copertina: Simbolo dell’Accademia dei Lincei, miniatura, BANL.
Sabina Brevaglieri è professore a contratto (Lehrbeauftragte) di Storia dei saperi presso la Johannes Gutenberg Universität di Magonza. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la curatela, con A. Romano, di Produzione di saperi. Costruzione di spazi (il Mulino, 2013).