Tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento, la diffusione dei romanzi arturiani nella penisola italiana dà vita a un fenomeno culturale di lunga durata e dalle molteplici sfaccettature.
Le storie della Tavola Rotonda catturano l’interesse di categorie di pubblico disparate, dai lettori delle Repubbliche marinare toscane e liguri ai sovrani angioini, fino agli esponenti dei regimi signorili, che ne fanno l’oggetto di trascrizioni, traduzioni, compilazioni, elaborazioni originali.
In Italia, il nutrito numero di manoscritti arturiani copiati e miniati e la varietà di soluzioni testuali e figurative adottate dai vari codici testimoniano quanto il fenomeno sia stato vivace e trasversale.
Questo libro, tramite lo studio dell’interazione tra contenuti testuali, corredi illustrativi e dinamiche di ricezione, mette in luce il ruolo centrale del mito arturiano e delle sue tante “appropriazioni” nei processi di costruzione identitaria e nelle politiche culturali dell’Italia dei comuni e delle corti.
- Serena Romano, Presentazione
- Introduzione
- I. Materiali narrativi, tradizione testuale e tradizione manoscritta
- 1. La genesi dei romanzi arturiani: i temi, le forme, le strutture
- 1. Il XII secolo: la leggenda arturiana tra storiografia e romanzo
- 2. Da Chrétien de Troyes a Robert de Boron
- 3. Lancelot-Graal: i romanzi e le forme cicliche
- 4. Tristan in prosa
- 5. Il ciclo di Guiron le Courtois
- 6. Il Roman du Graal Post-Vulgate
- 2. La tradizione manoscritta in Italia: forme della circolazione e produzione originale
- 1. Un mare di frammenti
- 2. Compilazioni ed elaborazioni
- 3. Tristano e Lancellotto: i volgarizzamenti
- 3. Storia e geografia del romanzo arturiano in Italia: i centri di produzione, l’irradiamento, la ricezione
- 1. Il Duecento: dall’Impero svevo all’Italia dei comuni
- 2. Il Trecento: L’Italia dei Re e dei Signori
- II. Tipologie illustrative e narrazione per immagini
- 1. Il Duecento: una fase di elaborazione
- 1. Materiali, periodizzazione, centri e problemi
- 2. Centri di produzione e pratiche illustrative
- 2. Tra continuità e rottura: la famiglia pisano-genovese e la nascita di una nuova mise en page
- 1. Stato della questione e prospettive di ricerca
- 2. I modelli illustrativi
- 3. Le immagini in viaggio: modelli tardo-antichi tra Bisanzio, Italia meridionale e Genova
- 4. I contenuti della decorazione: repertorio iconografico e narrazione per immagini
- 3. Il Trecento: Re e Signori
- 1. Manoscritti peregrini: i codici marciani fr. XII e fr. XV
- 2. Un romanzo per il re di Napoli: Il Meliadus di Luigi di Taranto
- 3. Edizioni di lusso in Italia del Nord: il Tristan, BnF, fr. 755
- 4. Romanzi per i Visconti
- III. Conclusioni
- Per una metodologia di lettura: testi e immagini nei manoscritti viscontei
- 1. Le funzioni della narrazione per immagini
- 2. Testi e immagini nel Guiron n.a.f. 5243: la corte in scena
- 3. Testi e immagini nella Queste Post-Vulgate fr. 343: le storie arturiane a Milano
- Bibliografia
- Crediti fotografici
- Indice dei manoscritti
- Indice dei nomi e dei luoghi
In copertina: Paris, BnF, fr. 343, Queste Post-Vulgate, c. 3r.
Ilaria Molteni ha conseguito il dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università di Losanna. Per i nostri tipi nel 2014 ha curato, con Annalisa Izzo, il volume Narrazioni e strategie dell’illustrazione. Codici e romanzi cavallereschi nell’Italia del Nord (secc. XIV-XVI).