Working closely with academics worldwide, in hopes of facilitating cultural exchange and widening the
circulation of historical and other humanistic research, Viella will now offer in English both original works and
translations of existing studies.
«Volevamo braccia, sono arrivati uomini», recita la celebre frase di Max Frisch sulla migrazione italiana in Svizzera del secondo dopoguerra. Soltanto da alcuni anni la ricerca storica sta mettendo in evidenza come, tra questi uomini, vi fossero anche molte donne. Finora sono stati considerati soprattutto i flussi diretti verso i centri urbani e industriali della Confederazione; in questo volume lo sguardo si posa invece sulla fascia di frontiera meridionale del Canton Grigioni: su un movimento da periferia a periferia tra regioni vicine e culturalmente simili, divise però da un confine di stato.
L’indagine si basa sulle testimonianze orali di diciannove donne originarie della provincia di Sondrio e di altre province lombarde che, da giovani nubili, si sono recate oltre confine come braccianti agricole, domestiche, lavandaie, cameriere, ecc. «O fare la serva laggiù o venire in Svizzera a lavorare», riassume una di loro. Attraverso la presentazione di singole testimonianze e un’analisi comparativa, il volume compone un vasto e articolato racconto corale che, in costante tensione tra singolare e plurale, insegue i nessi tra i ricordi individuali, verso una storia collettiva delle «donne d’oltre frontiera».
Questo volume è il risultato del progetto di ricerca “Donne d’oltre frontiera. Storie di im- migrazione femminile in Valposchiavo e Val Bregaglia nel secondo dopoguerra” promosso dall’Istituto per la ricerca sulla cultura grigione (Coira, Svizzera, www.kulturforschung.ch) il cui contributo ha reso possibile la presente pubblicazione.
Introduzione
«Una storia non raccontata»
Luoghi e tempi
Una cornice flessibile
Appunti bibliografici
Due vie di lettura
«Le racconto un po’ come sono venuta qui». Storie narrate alla prima persona femminile
Viaggi, contatti, interviste
Ricordare e affidare la propria storia, accogliere la storia altrui
Dall’orale allo scritto
Quando il soggetto è donna
I. Incontri, racconti, percorsi. Presentazione di singole testimonianze
Ma dove sarà poi questo benedetto Cavaione?
Ci hanno voluto davvero bene
Non te ne mando più neanche una!
Fai il tuo dovere e vedrai che andrai bene, però ricorda che il pane degli altri ha sette croste e pure un crostino in mezzo
Le cose son venute man mano… e come arrivavano le prendevo
Questa è stata tutta la vita che ho fatto
Si tornava la sera, magari stanchi morti, portato il letame tutto il giorno… e cantavamo
II. «Eravamo tutte così e si faceva». Analisi comparativa delle testimonianze
Le origini
Gli anni della seconda guerra mondiale
Formazione e prime esperienze di lavoro in Italia
Tradizione migratoria in famiglia e al paese
Partire: i motivi, la scelta, i tramiti
Partire e arrivare: i permessi, il passaggio del confine, il viaggio, il primo impatto
Partire e ripartire: percorsi mobili
Il lavoro salariato in Svizzera: ambiti e mansioni, considerazioni generali sulle condizioni d’impiego
Rapporti con datori e datrici di lavoro
Salari, rimesse e risparmi
Legami familiari tra partenze e ritorni, controllo e autonomia, nostalgia
Relazioni con l’altro sesso e scelte matrimoniali
Famiglia e lavoro dopo il matrimonio
Migranti in terra straniera?
Identità, appartenenze, integrazione
Donne che cambiano in un mondo che cambia
Riflessioni conclusive. Storie di donne, migrazione, confini e passaggi tra il “normale” e il “singolare”
Lo choc da “detipizzazione”
Sulle tracce di una storia condivisa
Fonti e bibliografia
Glossario
In copertina: Rina Nussio-Bertola sulla porta del ristorante Nussio a Brusio, anni Settanta (Archivio privato Fam. Nussio-Bertola, Brusio).
Francesca Nussio ha studiato Storia e Scienze sociali all’Università di Losanna. Ha lavorato a numerosi progetti negli ambiti della ricerca storica, della divulgazione e della conservazione archivistica, occupandosi a più riprese di storia della migrazione. Vive nel Grigioni italiano.