Nel Pantheon repubblicano dell’Italia democratica Ferruccio Parri (1890-1981) ha certamente un ruolo d’onore.
Noto per il suo rigore morale – in una lunga vita pubblica – egli fu di volta in volta combattente valoroso nella Prima guerra mondiale, fermo antifascista durante il Ventennio, fra i capi militari e politici della Resistenza, Presidente del consiglio del primo governo dell’Italia liberata, nonché fra anni Sessanta e Settanta pubblicista e partecipe della vicenda della Sinistra indipendente. Negli anni della Repubblica fu sempre fiero avversario del neofascismo e attento tutore del ricordo e degli insegnamenti della Resistenza antifascista.
Ciononostante, nell’opinione pubblica e nel discorso civile dell’Italia di oggi, il nome di Parri ricorre meno di quanto si meriterebbe. Questo volume riporta all’attenzione la complessa e nobile figura di un vero Padre della patria, che sempre si mise in luce in tutte le varie Italie del Novecento.
In copertina: Discorso di Ferruccio Parri per il 20° anniversario della Resistenza. Clusone (BG), piazza dell’Orologio, 1965.
Prefazione
Paolo Pezzino
Introduzione
Nicola Labanca
«Tutti vanno pazzi per lui». Nella storia dell’azionismo
Chiara Colombini
La solitudine. Alla testa del governo
Davide Grippa
«Noi non vogliamo che si arrivi a combattere il comunismo con il fascismo». Nella Fiap
Jacopo Perazzoli
Nella fondazione dell’Istituto nazionale per la storia del Movimento di liberazione in Italia
Gilda Zazzara
Alla direzione de «L’Astrolabio»
Gianluca Scroccu
Nella Sinistra indipendente
Giambattista Scirè
Mito e oblio di “Maurizio” nell’Italia repubblicana
Filippo Focardi