Studj romanzi. Nuova serie. XV, 2019. ERNESTO MONACI 1918-2018

La fondazione della Filologia romanza e della Paleografia in Italia

Testata: Studj romanzi. Nuova serie • Anno di pubblicazione: 2020
Edizione cartacea
pp. 356, ISBN: 9788833134444
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Edizione digitale

Ernesto Monaci: filologia materiale e critica del testo
Roberto Antonelli

L’Autore propone una riconsiderazione radicale dell’opera e del metodo di Ernesto Monaci, sottolineandone le grandi vedute culturali, anticipatrici su molteplici piani, accantonate per gran parte del XX secolo a vantaggio di una filologia romanza schiacciata su metodologie di tipo quasi esclusivamente stemmatico. Sottolinea per contro come dalla fine del XX secolo la lezione del Monaci abbia aperto la strada, a partire dalla Scuola romana, a una vera e propria “filologia materiale”, ormai praticata in tutto il mondo, nonché alla più recente “filologia del Lettore”.

The author proposes a radical reconsideration of Ernesto Monaci’s work and method, emphasizing its great cultural views, anticipatory on multiple levels, set aside for much of the 20th century in favour of a Romance philology crushed on methodologies exclusively based on Lachmann’s theory. On the other hand, he emphasizes how, since the end of the 20th century, Monaci’s lesson has opened the way, starting from the Roman School, to a real “material philology”, now practiced all over the world, as well as to the more recent “philology of the Reader”.


Fra Bologna e Palermo: la scuola siciliana di Monaci
Giuseppina Brunetti

Nel saggio si esamina il ruolo di E. Monaci nel dibattito sulle origini della Scuola poetica siciliana, in particolare se ne valuta il peso metodologico, anche rispetto alle scoperte recenti, a partire da tre termini impiegati in un suo celebre lavoro: ‘Bologna’, ‘primordi’ e ‘Scuola’.

In the essay we examine the role of E. Monaci in the debate on the origins of the Sicilian poetic school, in particular we evaluate its methodological weight, also with respect to recent discoveries, starting from three terms used in his famous work: ‘Bologna’, ‘primordi’ and ‘School’.


Ernesto Monaci e la lirica galegoportoghese
Anna Ferrari

ll contributo ripercorre l’interesse per la lirica galegoportoghese, centrale nella biografia scientifica di Ernesto Monaci, e mette in luce il ruolo fondamentale giocato da Monaci per lo studio di questa lirica (come dimostra in particolare l’attenzione dedicata al Canzoniere Colocci- Brancuti, da lui posseduto, studiato e messo in circolazione). L’autrice sottolinea inoltre l’importanza di questa attività per la moderna critica testuale.

The article discusses Monaci’s studies in the Galego-Portuguese lyric poetry, of prime importance in his scientific biography, and highlights his fundamental role for the studies of this lyric poetry, as demonstrated in particular by the attention he devoted to the so-called Canzoniere Colocci-Brancuti, which he owned, studied and the notice of which he circulated widely among fellow philologists. Furthermore, the article underlines the importance of this activity for textual criticism today.


Un triangolo di fine Ottocento: Pelaez tra Monaci e Carducci
Carlo Pulsoni

Il presente saggio si propone di analizzare il percorso scientifico di Mario Pelaez nonché le sue pubblicazioni a partire dai suoi maestri di riferimento, ovvero Ernesto Monaci e Giosue Carducci.

This essay aims to analyze the scientific path of Mario Pelaez as well as his publications starting from his reference teachers, namely Ernesto Monaci and Giosue Carducci.


Ernesto Monaci e la poesia dei trovatori
Giovanna Santini

L’interesse di Monaci per i trovatori provenzali si lega alla passione per la poesia e al sentimento patriottico in un programma ampio il cui obiettivo è di ricostruire la storia della cultura italiana a partire dalle sue origini, in quanto elemento fondante di una coscienza identitaria ed unitaria. Le carte conservate nell’archivio personale sono testimonianza dello studio, delle letture, dell’assiduo lavoro condotto per la preparazione di pubblicazioni e lezioni, ma anche delle riflessioni personali, della capacità immaginativa e della sensibilità poetica che caratterizzano il suo magistero.

Monaci’s interest in Provencal troubadours is linked to his passion for poetry and patriotic feeling in a broad program whose aim is to reconstruct the history of Italian culture from its origins, as a founding element of identary and unitary consciousness. Papers preserved in the personal archive are evidence of his study, readings and assiduous work conducted for the preparation of publications and lessons, but also of his personal reflections, imaginative capacity and poetic sensitivity that characterize his magisterium.


Ernesto Monaci e le edizioni diplomatiche dei canzonieri vaticani
Sabina Marinetti

Il saggio ripercorre l’intenso lavoro condotto da Ernesto Monaci intorno alla messa a stampa del Canzoniere portoghese e dei canzonieri provenzali vaticani, attraverso documenti inediti conservati nella Biblioteca apostolica vaticana e nell’Archivio Ernesto Monaci.

The essay investigates the intense work carried out by Ernesto Monaci around the printing of the Portuguese Canzoniere and the Vatican troubadour manuscripts, through unpublished documents preserved in the Vatican Library and in the Ernesto Monaci Archive.


Ernesto Monaci: Roma
Gabriella Macciocca

L’opera scientifica e accademica di Ernesto Monaci ha impostato e segnato la direzione degli studi linguistici e filologici relativi all’Italia mediana e a Roma, nella particolare posizione che ricopre all’interno dell’area, dapprima affrontando la pubblicazione dei testi, e successivamente delineando le coordinate della storia della lingua e della storia dei testi.

The scientific and academic work of Ernesto Monaci has established and indicated the direction of the linguistic and philological studies concerning Central Italy and Rome, in the particular position it represents in the area, firstly by publishing texts, and secondly by drawing the coordinates of the history of the language and that of the texts.


Ernesto Monaci e il teatro sacro medievale
Silvia De Santis

L’interesse di Ernesto Monaci per il teatro sacro medievale viene ripercorso attraverso la storia di alcuni manoscritti che hanno segnato le tappe fondamentali della sua ricerca: dal Vallicelliano A 26, che impresse una svolta decisiva agli studi sulle origini del dramma sacro medievale, al manoscritto del Mistero di Sant’Agnese, che fu oggetto di una delle prime edizioni eliotipiche promosse dal Monaci e che dette avvio al fecondo sodalizio con l’editore Augusto Martelli, fino al Laudario Urbinate che, con la sua tormentata vicenda editoriale, di cui è rimasta traccia nel ricco carteggio del filologo, ci apre un nuovo visibile orizzonte sul magistero e sullo spessore umano del Maestro.

Ernesto Monaci’s interest in Mediaeval religious theatre is retraced on the base of several manuscripts which marked the fundamental stages of his research: from the Vallicelliano A 26, which brought about a decisive change in the studies on the origins of Mediaeval sacred drama, to the manuscript of the Mistero di Sant’Agnese, which was subject of one of the first heliotypic editions promoted by Monaci and which marked the beginning of his fruitful partnership with the editor Augusto Martelli and, moreover, to the Laudario Urbinate which, through its tormented editorial history of which traces can be found in Monaci’s rich correspondence, opens up a new visible horizon on the philologue’s teaching and human depth.


Ernesto Monaci e l’idea di Roma: romano/romanzo nell’Ottocento italiano
Lorenzo Mainini

L’articolo indaga l’“ideale romanzo” elaborato nell’opera scientifica, edita e inedita, d’Ernesto Monaci e ne contestualizza il significato all’interno della dialettica ottocentesca tra classicismo e romanticismo.

The paper analyses the “Romance idea” developed by the scientific work, published and unpublished, of Ernesto Monaci and places its relevance in relation to the dialectic between Classicism and Romanticism.


Fra testo e scrittura: Monaci e l’Archivio Paleografico Italiano (1882-1918)
Nadia Cannata - Maddalena Signorini

Il saggio, diviso in due sezioni, attraverso lo studio dei materiali conservati nell’Archivio Monaci, ripercorre la genesi della metodologia di ricerca del fondatore in Italia della filologia romanza, e le sue ricadute anche sulla tradizione degli studi paleografici. L’attenzione allo studio della relazione che lega gli studi filologici e storico-linguistici con la storia della trasmissione materiale dei testi ha contribuito alla fondazione in Italia della paleografia come studio non solo delle scritture, ma della storia della scrittura e della cultura scritta delle società e delle comunità che quei testi hanno espresso.

The essay is divided into two parts and investigates, through the study of the materials preserved in Monaci’s private archive, the genesis and development of the methodology which guided the founder in Italy of Romance Philology and its relevance also for Paleographical studies. His attention to the relation linking philological studies with the study of the forms of text transmission contributed to the foundation of palaeography in Italy as the science devoted not just to the study of scripts, but to the history of writing and, more in general, of written culture.


Gli studi leggiadri e le sudate carte. Gli archivi e le biblioteche nella vita e nell’opera di Ernesto Monaci
Monica Calzolari

Il contributo delinea sinteticamente attraverso esempi tratti dal suo ricco carteggio alcuni aspetti importanti dell’impegno profuso da Ernesto Monaci per la formazione, l’organizzazione e la tutela del patrimonio bibliografico e archivistico dell’Italia unita.

The contribution outlines synthetically, through examples taken from his rich correspondence, some important aspects of Ernesto Monaci’s profound dedication to the formation, organisation and the protection of the bibliographic and archivistic patrimony of the united Italy.


« Render ragione di tutto quello che vi si osserva ». Ernesto Monaci e la didattica della paleografia
Angelo Restaino

L’articolo analizza la didattica paleografica di Ernesto Monaci, mostrando come il suo fine fosse quello di innescare capacità, oltre che di lettura, di datazione e di autonomo ragionamento paleografico su prodotti scritti osservati in prospettiva globale. Si pone in luce la sua predilezione per l’esercitazione pratica a scapito delle lezioni teoriche, e le conseguenze di lungo termine dell’uso della paleografia come strumento per la filologia per il futuro della Scuola romana di paleografia.

The article analyses Ernesto Monaci’s teaching of palaeography, showing how its aim was to create not only reading skills but also the ability to date scripts and to make autonomous palaeographic reasoning on written products observed in a global perspective. The author underlines Monaci’s preference for pratical excercises instead of theory lessons, and long-term consequences of the use of palaeography as a tool for philology for the future of the Roman school of palaeography.


L’epistolario di Ernesto Monaci, dall’archivio alla classe
Elena Spadini

L’articolo fornisce un resoconto delle attività e dei risultati del Laboratorio Monaci, un tirocinio svolto durante l’a.a. 2016-2017 all’Università di Roma “Sapienza”. Durante il Laboratorio ci si è concentrati sull’epistolario di Ernesto Monaci durante gli anni ’70 dell’Ottocento, un periodo chiave per le discipline filologiche e paleografiche in Italia e all’estero. Il Laboratorio ha fornito ai partecipanti delle basi di codifica del testo, secondo lo standard XML-TEI. Alla fine del Laboratorio, le lettere codificate sono state pubblicate in una piattaforma generata tramite il TEIPublisher.

L’articolo si chiude con alcune considerazioni sulla validità del Laboratorio Monaci a fini didattici. The paper provides a report of the activities and results of the Laboratorio Monaci, a course held at the University of Rome Sapienza in 2016-2017. The Laboratorio focuses on Ernesto Monaci’s correspondence during the 1870’s, a key moment for Romance Philology and Paleography in Italy and abroad. During the Laboratorio, participants learned the basics of text encoding, using the international standard XML-TEI. The encoded letters are then collected and published in a platform generated by the TEI-Publisher. The paper considers the pros and cons of such a didactic setting.