Già da qualche anno i due conflitti mondiali, da tempo non più oggetto di interesse dei soli storici politici e militari, sono stati esaminati considerando anche gli aspetti socio-economici e, soprattutto, il grado di coinvolgimento delle popolazioni civili. Si tratta adesso di “dare voce” anche a chi non la possiede: gli animali, la natura, il paesaggio.
Questo volume intende offrire alcuni contributi originali o, per usare le parole di Emilio Sereni, l’autore della Storia del paesaggio agrario italiano, dei «limitati sondaggi», per suggerire nuove ricerche, ispirate anche dalle nuove sensibilità del nostro tempo.
Introduzione
Giorgio Vecchio, Gabriella Gotti
Il trauma e le cure: interpretazioni ideologiche nella ricostruzione paesaggistica del Carso (1917-1920)
Moreno Baccichet
Lidice, 10 giugno 1942
Salvatore Trapani
Oradour, tra autenticità e artificialità
Fabien Archambault
Da paesaggio violentato a paesaggio ridotto. Il caso di Monte Sole sotto la lente dell’educazione alla pace e alla cittadinanza
Elena Monicelli
Requisizioni, stragi e razzie: gli effetti della Grande Guerra sull’allevamento del bestiame in Italia
Bruno Ronchi
Non solo soldati. Il reclutamento e l’impiego di animali nelle guerre italiane del Novecento
Emanuele Cerutti
Carne in scatola. Un contributo coloniale alla Grande Guerra
Massimo Zaccaria
Lungo la Linea Gotica
Luciano Casali
Sotto assedio. La popolazione veneto-friulana dopo Caporetto
Matteo Ermacora
La Libia e il paesaggio violentato: dai campi di concentramento ai campi agricoli coloniali
Roberta Pergher
La Val Grande: dalla Resistenza al wilderness
Giorgio Vecchio