Accogliere i membri della nazione che per vari motivi potevano trovarsi fuori i propri confini naturali e curarli, non solo dal punto di vista terapeutico, ma anche della loro tutela legale e sociale, furono i due principali obiettivi della costellazione di ospedali, conventi e confraternite delle nazioni costituitasi nei diversi domini della Monarchia ispanica tra XVI e XVII secolo. In essi, a Roma come a Napoli, Madrid e Palermo, a Lisbona come a Milano o a Malines, furono accolti una pluralità di soggetti in situazione di disagio o di indigenza, cui poté essere garantito un accesso agevolato alle cure mediche e alla cura della persona.
La storia di tali istituzioni viste in una dimensione comparata conferisce nuova luce a spazi e attori che non sempre la storiografia ha messo in opportuno dialogo tra loro: ammalati e scene della cura, per esempio, piante medicali e indicazioni terapeutiche, marinai e rifugiate di guerra, monache e viaggi clandestini, operatori economici e agenti diplomatici che, entrati in contatto nello spazio condiviso degli ospedali o dei conservatori, misero in comune pratiche e codici di comunicazione accorciando tante volte le distanze culturali che li separavano.
Premio Giuseppe Galasso 2020
- Abbreviazioni
- Introduzione
- 1. Spazi di accoglienza e di cure
- 1. Una costellazione di ospedali, conventi e confraternite delle nazioni
- 2. L’ondata fondativa (1578-1598)
- 3. Attori e pratiche in rete: Juan de Zúñiga e il suo net-work
- 4. Per una geopolitica reticolare dell’assistenza (1591-1754)
- 2. Tra Bruxelles, Lisbona, Madrid: le buone pratiche della Monarchia
- 1. In fuga dai Paesi Bassi: pellegrine in tempo di guerra
- 2. L’accoglienza a Lisbona: un investimento per la Monarquía Universal
- 3. La corte di Isabel Clara Eugenia e la confessionalizzazione dell’accoglienza: un net-work al femminile (1598-1621)
- 3. Dalle pratiche alla teoria
- 1. Gli arbitristas spagnoli
- 2.“Spagnolizzare il mondo”: le note di Tommaso Campanella su accoglienza e integrazione tra le nazioni
- 4. La nazione spagnola in Italia
- 1. Precisazioni semantiche
- 2. Repubblica di Genova
- 3. Stato di Milano
- 3.1. Asti e Alessandria
- 3.2. Milano
- 4. Regno di Napoli
- 4.1. Napoli
- 4.2. Gaeta e Ascoli
- 4.3. Brindisi
- 5. Regno di Sicilia
- 5.1. Palermo
- 5.2. Messina e Milazzo
- 5.3. Licata
- 5. La nazione italiana in Spagna
- 1. L’ospedale S. Pietro degli italiani a Madrid
- 2. L’ospedale S. Alessio degli italiani a Valladoild (1601-1606)
- 3. L’ospedale S. Pietro degli Italiani: dalla padronanza dei genovesi alla padronanza del papa
- 4. Spazio di rappresentazione e di opinioni
- 5. Nazione e religione
- 6. Nazione e assistenza
- 7. Pratiche terapeutiche
- 8. I medicamenti
- 6. Conclusioni. Accorciare le distanze, trasferire conoscenze
- 1. Culture e pratiche mediche in rete
- 2. Informazioni e contaminazioni
- Indice dei nomi
In copertina: Convento de N. Senhora de la Quietación das Flamencas, Paço Real de Alcântara- Lisboa (Museo Nacional do Azulejo di Lisbona).
Elisa Novi Chavarria insegna Storia moderna presso l’Università del Molise. Con Viella ha di recente pubblicato il libro Accogliere e curare. Ospedali e culture delle nazioni nella Monarchia ispanica (2020).
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Sezione di Scienze Storiche del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Napoli Federico II - 28 Gennaio ore 16:00
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Università Cattolica del Sacro Cuore - 29 Aprile ore 16:30
DIPARTIMENTO DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA
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Procida - 28 Luglio ore 20:30
Palazzo D'Avalos