Working closely with academics worldwide, in hopes of facilitating cultural exchange and widening the
circulation of historical and other humanistic research, Viella will now offer in English both original works and
translations of existing studies.
Nell’anno delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Raffaello (1483-1520) le mostre e gli studi hanno ampiamente illustrato anche la rete delle sue relazioni culturali, in particolare negli anni romani. In questo contesto ha assunto grande importanza l’amicizia con Baldassarre Castiglione, sia per il ritratto ora al Louvre che ne è supremo documento, sia per la Lettera a Leone X, che sempre più gli studi storico-artistici tendono ad attribuire a Raffaello.
Questo libro, dopo avere ricostruito tempi e modi del lungo e intenso rapporto di amicizia, nel nome di Urbino, tra il letterato e il pittore, propone una serrata indagine filologica e documentaria, fondata sul primo manoscritto della Lettera, tutto di mano del solo Castiglione. Dimostra che l’autore fu unicamente il letterato, che la elaborò e scrisse, come allora era in uso, “in persona” di Raffaello (cioè, a suo nome e per suo conto), e ovviamente con la sua diretta collaborazione soprattutto per le notizie sugli aspetti propriamente tecnici del grande progetto che il pittore aveva sperimentalmente avviato, interrotto però dalla sua prematura morte: eseguire con nuove procedure e nuovi strumenti il rilievo architettonico delle ruine dei monumenti antichi di Roma.
Premessa
1. Tra amici, un letterato e un pittore
1. Per la storia di un’amicizia
2. Chi è nelle vesti di Zoroastro nella Scuola di Atene?
3. Ancora per la storia di un’amicizia
4. Castiglione, le arti e Raffaello pittore
5. Qualcosa su Giovanni Santi
6. Per conformità culturale: nel nome della grazia
7. Il ritratto di Castiglione dipinto da Raffaello
8. La morte di Raffaello
9. Raffaello nelle lettere di Castiglione
10. Castiglione e Giulio Romano
11. Castiglione di nuovo negli affreschi vaticani?
12. Raffaello nel ricordo di Castiglione
2. La Lettera di Castiglione a Leone X
1. I dati di fatto: la Lettera scomparsa (per più di due secoli)
2. La Congettura di Daniele Francesconi
3. I dati di fatto: l’autografo ritrovato
4. I dati di fatto: i testimoni
5. Il testimone interpolante
6. I quattro testimoni in prima collazione
7. Come lavorava Castiglione?
8. Quando è stata scritta la Lettera?
9. Pubblicare la Lettera a Leone X
10. Da chi e come è stata scritta la Lettera?
11. I due amici e le due parti della Lettera
12. In persona di, a nome e per conto di: tipologie epistolari classicistiche
13. Raffaello semicolto, illetterato, o cosa?
14. Roma ai tempi della Lettera a Leone X
3. Un manifesto del Classicismo: la Lettera a Leone X
1. La prima parte: in forma di oratio ed exhortatio a Leone X
2. La prima parte: un compendio di storia delle forme architettoniche
3. La seconda parte: la descriptio di come Raffaello esegue il suo progetto
4. La lettera sulla villa del cardinale Giulio de’ Medici
Bibliografia
Indice dei nomi
In copertina: Herman Posthumus, Tempus edax rerum, 1536. Vienna, Museo Liechtenstein.
Amedeo Quondam è professore emerito di letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma; tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Forma del vivere. L’etica del gentiluomo e i moralisti italiani (il Mulino, 2010); Rinascimento e classicismi. Forme e metamorfosi della modernità (il Mulino, 2013); l’edizione critica del Libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione (Bulzoni, 2016); De Santis e la Storia (Viella, 2018).