All’interno del profondo rinnovamento nello studio della diplomazia degli ultimi anni, il volume propone contributi nei quali l’attenzione è rivolta verso gli esiti personali e i riflessi istituzionali generati da un composito personale in possesso di competenze diverse che si intersecano con i contesti mutevoli della missione. Si tratta sovente di soggetti portatori di statuti concettuali «altri» che, con le loro pratiche e linguaggi, si affiancano significativamente alle mansioni proprie della negoziazione tradizionale. I saperi finiscono così per apparire come il fertile innesto di una sperimentazione solo apparentemente aliena alle finalità diplomatiche e alle conoscenze originali di partenza; oppure, al contrario, l’esperienza diviene la premessa di significativi approdi e aggiustamenti intellettuali derivanti proprio dal vissuto di una missione diplomatica.
In copertina: Edwaert Collier, Vanitas (1662). Amsterdam, Rijksmuseum.
Introduzione
Stefano Andretta, Lucien Bély, Alexander Koller, Géraud Poumarède
Alle basi dell’Orientalistica. Il Bailo G.B. Donà (1627-1699) e le sue attività diplomatiche e culturali
Giampiero Bellingeri
Prassi e culture di una diplomazia parallela: il caso degli esuli fiorentini nel XVI secolo
Carlo Campitelli
Parfait Maçon et Parfait négociateur. Expériences de l’Art Royal et de la diplomatie au XVIIIe siècle
Pierre-Yves Beaurepaire
Giuseppe Garampi tra diritto, diplomazia ed erudizione archivistica
Pier Paolo Piergentili
Droit et pratique diplomatique à l’époque moderne. Quelques réflexions à partir de l’expérience de diplomates du Nord
Indravati Félicité
Medicina e pratica politico-diplomatica nella prima Età moderna. Casi di studio tra Italia, Spagna e Francia
Elisa Andretta, Maria Antonietta Visceglia
William Hamilton e la geologia: un diplomatico vulcanologo nella Napoli dei Borbone
Domenico Laurenza
Gli ambasciatori e la cartografia
Claudio Cerreti
Diplomazia e narrazione storica a Venezia in Età moderna
Stefano Andretta