Le tavole del ricordo

Guerre e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020)

Marta Baiardi
PREMIO ANCI-STORIA 2022
Collana: I libri di Viella, 381
Pubblicazione: 2021
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pp. 376+20 ill. b/n, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788833137162
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ISBN: 9788833139654
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Frammenti rilevanti della nostra storia vivono nelle lapidi disseminate sui muri delle città, espressioni del potere dedito a costruire una memoria pubblica ma anche segni fragili destinati spesso all’invisibilità. Marmi, targhe e cippi sono le pagine di pietra di un sapere esposto poco conosciuto e poco interpretato, ma appassionante patrimonio da indagare per la storiografia.

Proprio su questa esplorazione si fonda la presente ricerca, che sviluppa un’analisi puntuale delle lapidi ebraiche fiorentine attraverso la particolare prospettiva delle guerre del Novecento e della Shoah. Sono messi a fuoco i capitoli decisivi della storia e della memoria di una comunità vivace come quella locale, ma anche le complesse interazioni tra minoranza ebraica e società maggioritaria nelle tormentate vicende del secolo scorso.

  • Prefazione di Alberto Cavaglion
  • Introduzione
  • Parte prima. «Nel recinto del Tempio»
    • 1. Dopo la catastrofe
      • 1. «Far risuonare la nostra voce nelle aule del tribunale»
      • 2. «Ricordi la Comunità di Firenze i nomi benedetti»: la prima lapide per i deportati (1951)
      • 3. «Tutti gli altri sventurati fratelli»: una nuova lapide per i deportati (2003)
      • 4. Per i «fratelli caduti» in Eretz Israel (1948-1998)
      • 5. A ricordo della distruzione (2010)
    • 2. Alla guerra
      • 1. Prodi soldati d’Italia: una lapide sionista per i caduti ebrei della Grande guerra (1920)
      • 2. La Fonte perenne (1928)
      • 3. Un arco per l’Impero (1937)
  • Parte seconda. Sui muri della città
    • 1. «In fila con tutti gli altri morti»
      • 1. Storia patria sui muri del liceo
      • 2. «Affratellati nella lotta»
      • 3. Pietà per tutti i caduti
    • 2. Le persecuzioni nella memoria epigrafica
      • 1. La parabola ascendente della Shoah nello spazio pubblico
      • 2. Leggi antiebraiche del 1938: la “bonifica” nell’Ateneo fiorentino
      • 3. L’internamento in Toscana 
    • 3. La Shoah in epigrafe
      • 1. La mala novella 
      • 2. Lapidi della deportazione politica
      • 3. «Oltre il rogo»
      • 4. Binario 16: martedì 9 novembre 1943 (2013) 
      • 5. Lapidi intelligenti?
      • 6. Pietre d’inciampo 
    • 4. Soccorsi, soccorritori e storiografia
      • 1. Le dinamiche dei salvataggi
      • 2. I Giusti dello Yad Vashem
      • 3. Giusti d’Italia 
      • 4. «Per lui e altri sicuro rifugio»: Carlo Levi e Anna Maria Ichino (2004, 2018)
      • 5. Il console buono (2007) 
      • 6. Salvatori fiorentini: la rete
      • 7. I Giusti secondo Gariwo
      • 8. I Giardini Gariwo 
  • Indice dei nomi

In copertina: Guglielmo Vita, Fonte dei Caduti (1928), monumento in onore degli ebrei morti nella Grande guerra. Firenze, Giardino della Sinagoga.

Marta Baiardi

Marta Baiardi, studiosa della Shoah e delle tematiche relative alla trasmissione della memoria, collabora come ricercatrice all’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Ha pubblicato numerosi contributi, specificamente sulle persecuzioni antiebraiche a Firenze (nell’ambito di una ricerca coordinata da Enzo Collotti), sulla memorialistica, sulla deportazione delle donne. Per i nostri tipi ha curato, insieme ad Alberto Cavaglion, Dopo i testimoni. Memorie, storiografie e narrazioni della deportazione razziale (2014).

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