Armando Petrucci (1932-2018) è stato un grande paleografo e uno storico della scrittura di fama internazionale, il cui apporto alle relative discipline, per lui strettamente legate se non coincidenti, ha rappresentato un’autentica rivoluzione. Questo volume raccoglie una serie di saggi scritti da studiosi di diverse generazioni e nazionalità che si riconoscono nel suo insegnamento. Essi analizzano il suo metodo di lavoro, che partiva dal principio di studiare le testimonianze scritte a prescindere da epoca, modalità e materiali. Documenti pubblici, lettere private, iscrizioni di apparato, graffiti murali: nessuna manifestazione scritta gli è stata estranea e a ciascuna ha rivolto sei ben note domande (che cosa, quando, dove, come, chi, perché).
In appendice un testo inedito in cui Petrucci illustra la cultura grafica degli artisti italiani del Rinascimento.
In copertina: Colantonio del Fiore, San Girolamo nello studio, 1445 ca., particolare. Napoli, Museo nazionale di Capodimonte.
Presentazione
Antonio Castillo Gómez
La paleografia dopo Armando Petrucci. Ricordando un maestro
Attilio Bartoli Langeli
Armando Petrucci: el maestro de la doble mirada
Francisco M. Gimeno Blay
Paléographie et histoire de la culture écrite
Roger Chartier
Armando Petrucci e gli studi sul volgare
Maddalena Signorini
Cultura grafica e filologia: categorie e forme dell’eredità intellettuale di Armando Petrucci negli studi sulla tradizione letteraria italiana
Antonio Ciaralli
En los márgenes del archivo: Armando Petrucci y la cultura escrita de las clases subalternas
Antonio Castillo Gómez
La categoria petrucciana di “inesperienza grafica” nei manoscritti legali del pieno medioevo. Una prospettiva storica
Charles M. Radding
Scrivere e no … cartas. ¿Una práctica de escritura en extinción?
Verónica Sierra Blas