Le prigioni italiane nell’età del positivismo

(1861-1914)

Mary Gibson
Traduzione e cura di Teresa Bertilotti
Collana: La storia. Temi, 99
Pubblicazione: Aprile 2022
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Edizione cartacea
pp. 368, 15,5x23 cm, bross.
ISBN: 9788833138183
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Durante il periodo dominato dal determinismo biologico di Cesare Lombroso, l’Italia creò un nuovo sistema carcerario, che cercava di coniugare la criminologia con la costruzione della nazione e con una nuova concezione della cittadinanza.

Grazie a un approccio innovativo e interdisciplinare, Mary Gibson analizza l’intersezione tra diritto, genere e criminalità, mettendo al centro della narrazione non solo la popolazione carceraria maschile, ma anche quella di donne e fanciulli. Attraverso l’utilizzo di una grande varietà di fonti primarie finora trascurate, questo studio getta luce anche sulla vita quotidiana dei detenuti e delle detenute in età liberale e sul ruolo svolto dalla riabilitazione nello sviluppo di una nuova identità nazionale.

  • Introduzione
    • 1. La storiografia sulla prigione
    • 2. Le fasi della riforma in Italia
    • 3. Prospettive nazionali e locali
    • 4. Nota sulle fonti e la terminologia
  • 1. La punizione prima dell’Unità
    • 1. Roma in età moderna
    • 2. Le istituzioni di beneficenza
    • 3. Le carceri
    • 4. Le Carceri Nuove
    • 5. San Michele
    • 6. Le prigioni papali
    • 7. La riforma
  • 2. Una «rivoluzione fallita»
    • 1. La “mascolinizzazione” della prigione
    • 2. Il diritto penale
    • 3. Tipologia delle prigioni
    • 4. Una nuova amministrazione
    • 5. Conclusioni
  • 3. Modernizzazione e riforma
    • 1. Martino Beltrani Scalia
    • 2. Alessandro Doria
    • 3. Le prigioni alla vigilia della guerra
    • 4. Conclusioni
  • 4. Le donne e la prigione convento
    • 1. La legislazione penale e carceraria
    • 2. Roma capitale
    • 3. Le prigioni femminili a Roma
    • 4. Il sistema nazionale di punizione femminile
    • 5. Iniziative tardive di riforma
    • 6. Conclusioni
  • 5. Uomini. Dalle catene al penitenziario
    • 1. La legislazione penale e carceraria
    • 2. Il contesto romano in età liberale
    • 3. Le prigioni maschili a Roma
    • 4. Il sistema nazionale di punizione maschile
    • 5. Mascolinità e violenza
  • 6. Giovani. Tra Stato e carità
    • 1. Il diritto penale e penitenziario
    • 2. Una mappa della carità romana
    • 3. I riformatori giovanili a Roma
    • 4. I riformatori a livello nazionale
    • 5. Le associazioni di assistenza ai prigionieri
  • 7. Prigioni ai margini
    • 1. Il domicilio coatto
    • 2. I manicomi criminali
  • 8. Laboratori di antropologia criminale
    • 1. Il sapere
    • 2. Il potere
  • Conclusioni
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

In copertina: Giovanni Domenico Campiglia, Veduta delle Carceri per le Donne annesse a S. Michele a Ripa (1739).

Mary Gibson

Mary Gibson è professoressa emerita di Storia al John Jay College e al Graduate Center della City University of New York. Le sue ricerche sull’intersezione tra diritto, genere, criminalità e Stato hanno messo in discussione i paradigmi che definiscono il crimine e la punizione nell’Italia liberale. Fra le sue pubblicazioni in italiano: Stato e prostituzione in Italia 1860-1915, Milano, il Saggiatore, 1995; Nati per il crimine. Cesare Lombroso e le origini della criminologia biologica, Milano, B. Mondadori, 2008.

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