Questo volume offre una riflessione sulla lunga e complessa relazione tra il movimento libertario italiano e il fenomeno del volontariato in armi, andando oltre il ruolo universalmente noto degli anarchici durante la guerra civile spagnola o le resistenze europee, e collocando queste esperienze in una prospettiva di lunga durata che parte dalla seconda metà dell’Ottocento e passa dalle evoluzioni del garibaldinismo, dal passaggio della Prima guerra mondiale e dagli anni della lotta antifascista.
Viene così offerta al lettore una innovativa chiave di interpretazione di un nodo storiografico ancora non del tutto risolto: quello del rapporto tra anarchismo e violenza.
In copertina: due anarchici italiani a Monte Pelato, autunno 1936. Reggio Emilia, Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa, fondo Serge Senninger.
Itinerari garibaldini alla guerra greco-turca del 1897: anarchici, socialisti ed avventurieri
Giacomo Bollini
Gli anarchici italiani nella rivoluzione messicana. La lettura di «Cronaca Sovversiva» e di Luigi Galleani
Antonio Senta
Memorie di camicie rosse al fronte: volontari anarchici nella Legione garibaldina del 1914 in Francia
Matteo Stefanori
Gli Arditi del Popolo: dalla guerra per la patria alla difesa del proletariato (1917-1922)
Luigi Balsamini
Esperienze transnazionali d’antifascismo: gli anarchici italiani tra le Legioni garibaldine e i nazionalisti catalani
Giovanni C. Cattini
Il «tempo felice che seguirà». Lettere e fotografie di volontari antifascisti nella guerra civile spagnola
Eva Cecchinato
Rivoluzione gli altri: alcuni percorsi di vita tra “biennio nero”, fuoruscitismo e guerra di Spagna
Claudio Silingardi
Antifascismo in armi. Umberto Marzocchi combattente transnazionale
Giorgio Sacchetti