Rivoluzioni passive

Il mondo tra le due guerre nei Quaderni del carcere di Gramsci

Marcello Mustè
Collana: I libri di Viella, 410
Pubblicazione: Febbraio 2022
Wishlist Wishlist Wishlist
Scheda in PDF Scheda in PDF Scheda in PDF
Edizione cartacea
pp. 152, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788833138992
€ 18,00 -5% € 17,10
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello € 17,10
Edizione digitale
PDF con Adobe DRM
ISBN: 9788833139623
€ 12,99
Acquista Acquista Acquista

Gramsci raccolse il concetto di rivoluzione passiva, con la mediazione di un libro di Guido De Ruggiero, dall’uso che ne aveva fatto Vincenzo Cuoco. L’espressione arrivò a indicare il carattere delle rivoluzioni borghesi: processi di modernizzazione operati “dall’alto”, con una posizione “passiva” dei gruppi subalterni. Sul piano teorico, fu l’occasione per un confronto con gli scritti storici di Marx e con Max Weber.

Tutte le categorie principali dei Quaderni del carcere passarono per il filtro di questa intuizione, che divenne il fulcro di un ripensamento del concetto moderno di rivoluzione. Ben presto, la riflessione sulle rivoluzioni passive si estese a una domanda sulla realtà degli anni Trenta del Novecento. Lo sguardo acuto del prigioniero riconobbe nel proprio tempo le ombre inquietanti di una “crisi organica globale”, che avvicinava altre e più gravi catastrofi.

  • Prefazione
  • 1. I «paesi che ammodernarono lo Stato»
  • 2. Benedetto Croce e il «contraccolpo»
  • 3. Guido De Ruggiero come fonte di Gramsci
  • 4. Le rivoluzioni di Vincenzo Cuoco
  • 5. Le due aggiunte al Quaderno 1
  • 6. Rivoluzioni attive e passive
  • 7. La «rivoluzione-restaurazione» di Edgar Quinet
  • 8. Croce e le rivoluzioni passive
  • 9. La «dialettica addomesticata»
  • 10. Da Croce a Labriola
  • 11. La Miseria della filosofia
  • 12. Rivoluzioni passive e traducibilità
  • 13. I due princìpi della volontà collettiva
  • 14. La coscienza e la funzione dello Stato
  • 15. Tre fonti della teoria del cesarismo
  • 16. Il bonapartismo, Stalin e Trockij
  • 17. Il cesarismo come forma politica delle rivoluzioni passive
  • 18. La guerra di posizione
  • 19. Americanismo: una rivoluzione passiva?
  • 20. Riforma e Rinascimento
  • 21. Fascismo e corporativismo
  • Indice dei nomi

In copertina: Ol’ga Rozanova, Fuoco in città (1914). Yelets, Museum for Local History.

Marcello Mustè

Marcello Mustè insegna Filosofia teoretica alla Sapienza-Università di Roma. Fa parte del Consiglio di indirizzo scientifico della Fondazione Gramsci e della Commissione scientifica per l’Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci. È autore di numerosi studi sulla storia della filosofia italiana ed europea, tradotti in diversi paesi. Per Viella ha pubblicato nel 2018 Marxismo e filosofia della praxis. Da Labriola a Gramsci (traduzione inglese per Palgrave Macmillan, 2021).

Forse ti interessa anche
  • Biografia, temi, interpretazioni
    a cura di Gianni Francioni e Francesco Giasi
    2020, pp. 400
    € 35,00 -5% € 33,25
  • Gramsci in Italia e nella cultura internazionale
    a cura di Fabio Frosini e Francesco Giasi
    2019, pp. 700
    € 55,00 -5% € 52,25
  • In margine a Storia notturna di Carlo Ginzburg
    a cura di Cora Presezzi
    2019, pp. 464
    € 39,00 -5% € 37,05
  • tra unificazione nazionale e filosofia europea
    a cura di Marcello Mustè, Stefano Trinchese e Giuseppe Vacca
    2018, pp. 492
    € 45,00 -5% € 42,75