Già a partire dal IX secolo gli enti ecclesiastici veneziani – come del resto le famiglie patrizie, legate ad essi da complessi rapporti – acquisirono beni fondiari in terraferma: il Padovano iniziò, quindi, a configurarsi come un’area di vitale importanza per la produzione e il rifornimento (attraverso il Brenta e altre vie d’acqua) di derrate agricole per la città lagunare. Fu in particolare nei secoli XII-XIV (quelli della crescita e della crisi, per Venezia come per Padova) che il fenomeno prese consistenza; ed è allora, soprattutto, che fu prodotta una documentazione molto ricca e varia. Monaci, monache, badesse, amministratori veneziani instaurarono relazioni strette, e dai mille risvolti, con la società rurale del territorio padovano (da Monselice a Bagnoli, da Piove di Sacco a Vigodarzere, da Teolo a Vigonza) ma anche con la città, ove acquisirono case e magazzini, e il suo ceto dirigente. La formazione e la secolare presenza di questo ‘contado invisibile’ di Venezia, già illustrate da molti studi, costituisce uno sfondo cruciale sul quale si imposta sino al Trecento il controverso, molto spesso apertamente conflittuale, rapporto di coesistenza tra Venezia e Padova conclusosi con la guerra di conquista del 1405 e l’inclusione della città antoniana nello stato da Terra.
- Abbreviazioni e sigle
- Nota introduttiva di Giovanni Borriero
- Introduzione. La presenza fondiaria di Venezia in terraferma prima dello stato da Terra. Osservazioni storiografiche e prospettive per una nuova ricerca
- 1. Formazione e gestione del ‘contado invisibile’
- 1. Per una cronologia della penetrazione fondiaria veneziana nel Padovano
- 2. «Cavarne utile da le possession». Le opere di valorizzazione agraria e trasformazione dei patrimoni fondiari
- 3. Tra consuetudine e rinnovamento: diverse modalità gestionali a confronto
- 3.1. Le unità aziendali ‘dominicali’
- 3.2. La conduzione indiretta
- 4. L’evoluzione della contrattualistica agraria
- 4.1. Le primitive scelte di gestione (XII-inizi XIII secolo)
- 4.2. Il Duecento: un secolo ricco di innovazioni
- 4.3. Il Trecento
- 5. «Et questo è fatto acciò la terra sia in abondantia». Un fiume di risorse materiali e di derrate agricole verso Venezia
- 5.1. I cereali
- 5.2. La vite e il vino
- 5.3. Altre materie prime
- 5.4. Alimenti di origine animale
- 2. Terra e società. I caratteri originali di un incontro fra Venezia e la terraferma
- 1. Patrimoni ecclesiastici e società veneziana: una fertile riserva di problematiche cointeressenze?
- 2. Il ceto dirigente del primo comune e gli enti lagunari: considerazioni sull’avvio di una rete di rapporti finanziari
- 3. Una famiglia aristocratica padovana in affari con Venezia e i suoi monasteri: i Tadi
- 4. Venezia e i legami feudali: i vassalli di S. Ilario e di S. Michele Arcangelo di Brondolo
- 4.1. S. Ilario
- 4.2. S. Michele Arcangelo di Brondolo
- 5. Un dinamico inserimento nei contesti locali: intese e contrasti per ‘nuovi’ assetti socio-ambientali
- 3. I patrimoni ecclesiastici veneziani nel Padovano: una secolare presenza in bilico fra economia e politica
- 1. Alle origini: riflessioni sulle giurisdizioni di Venezia nell’entroterra tra IX e XI secolo
- 2. Le proprietà veneziane tra 1138 e 1237: una spia della tormentata dialettica tra Padova e il comune Veneciarum
- 3. Beni contesi e beni protetti: dal predominio di Ezzelino III da Romano alla riduzione dell’istituto comunale a ente puramente amministrativo (1237-1318)
- 4. I semi della discordia? I possedimenti marciani in età carrarese
- 5. Pievi e cappelle veneziane: duttili strumenti di radicamento tra politica e territorialità ecclesiastica
- Appendici
- 1. La geografia del ‘contado invisibile’
- 2. Tavole genealogiche
- 3. Edizione di documenti
- Fonti e bibliografia
- Fonti d’archivio
- Sigle
- Fonti edite
- Studi
- Indice dei nomi di luogo, di persona, degli enti e delle istituzioni
In copertina: ASP, Acque, b. 53, disegno 1 (concessione alla pubblicazione Archivio di Stato di Padova – Ministero della Cultura 4279 del 28 ottobre 2021; particolare).
Marco Bolzonella ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Università degli Studi di Padova. Ha svolto attività di ricerca principalmente negli Atenei di Padova e Verona. Ha pubblicato numerosi saggi scientifici e di alta divulgazione sulla storia economica, religiosa, sociale e politica delle Venezie medioevali. È Presidente della Societas Veneta per la storia religiosa, socio corrispondente interno della Deputazione di storia patria per le Venezie e Cultore della materia in Storia Medioevale presso l’Università degli Studi di Padova.