Una storia normale in tempi di criminale anormalità. Questa, in estrema sintesi, la tragica vicenda di Mario Segre, uno dei più promettenti studiosi italiani di epigrafia greca, scomparso ad Auschwitz, assieme alla moglie e al figlio, nella primavera del 1944. Nato trentanove anni prima a Torino in una famiglia di religione ebraica, nel corso degli anni Trenta aveva condotto numerose campagne di studio epigrafico nelle isole italiane dell’Egeo, guadagnandosi la stima e l’apprezzamento di alcuni tra i più illustri antichisti del suo tempo: Gaetano De Sanctis, Alessandro Della Seta, Arnaldo Momigliano, per citare solo i nomi maggiori. Poi, le leggi antisemite volute dal regime fascista sconvolsero la sua vita lavorativa e privata.
La storia di questo uomo mite e gentile viene per la prima volta ricostruita integralmente, calandola nel contesto storico in cui Segre si trovò, suo malgrado, a vivere: un punto d’osservazione privilegiato in grado di farci cogliere tutta l’assurda tragicità della persecuzione antisemita.
- Ringraziamenti
- Sigle e abbreviazioni
- Introduzione
- 1. Un uomo e uno studioso da riscoprire
- 2. Biografia e contesto
- 3. La storia degli studi: un inizio difficile
- 4. La storia degli studi: dopo il 1988
- 1. L’infanzia, la giovinezza e la formazione
- 1. La famiglia
- 2. La formazione
- 3. Umberto Segre: un ebreo antifascista
- 2. Le prime esperienze professionali
- 1. Alla Scuola Archeologica di Atene
- 2. «Qui lavoro molto». L’approdo sull’isola di Rodi
- 3. Archeologia e fascismo
- 1. Mario Segre e la scienza antichistica italiana
- 2. L’insegnamento universitario
- 3. Il Corpus Epigraphicum
- 4. Antisemitismo di Stato
- 1. Le leggi antisemite
- 2. Autunno del 1938
- 3. Tentativi di fuga
- 4. La cacciata dall’Università di Milano
- 5. Vivere e non vivere
- 1. Il Corpus Epigraphicum: perdere tutto
- 2. Aperture?
- 3. «Così ora sono a Roma e vivo come posso»
- 4. Il tentativo di completare il Corpus
- 5. Amicizie illustri
- 6. Delazioni e contrasti
- 7. La deportazione
- Epilogo
- Indice dei nomi
In copertina: Stele marmorea rinvenuta a Coo, in Mario Segre, Tituli Calymnii, «Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente», XXII-XXIII (1944-1945), tab. VI, test. XXXIII.
Federico Melotto è professore a contratto di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Mantova e assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Verona. È presidente dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e dal 2019 dirige la Fondazione Fioroni – Museo e Biblioteca pubblica di Legnago (VR).
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Verona - 25 Novembre ore 17:00
Auditorium Banco Popolare