La montagna è un luogo che sfida i giudizi e le categorie interpretative degli studiosi. Ritenuto tradizionalmente un ambiente ostile e impervio, un contesto in cui povertà e perifericità si intrecciano, l’areale montano mostra, alla prova dei fatti, un profilo assai più articolato di quanto si creda.
I saggi qui riuniti, concentrati sul Frignano, la regione compresa tra la pianura modenese e il crinale tosco-emiliano, esplorano in un’ottica multidisciplinare e di lungo periodo caratteri e rappresentazioni di questo territorio.
Dalle analisi proposte, che toccano aspetti istituzionali, storici, demografici e artistici, emerge il valore ambiguo dell’isolamento territoriale, con la sua capacità di conservare, creare equilibri particolari e talora diventare modello positivo cui richiamarsi.
- Matteo Al Kalak, Introduzione (p. 7-15)
- I. Istituzioni e società
- Elio Tavilla, L’autonomia “federale” del Frignano dal Comune medievale alla Provincia estense (p. 19-32)
- Carlo Baja Guarienti, Al governo della montagna: banditi e fazioni nel Cinquecento estense (p. 33-43)
- Matteo Al Kalak, Il mito delle origini. Confraternite e istituzioni ecclesiastiche tra Controriforma e riconquista cattolica (Fiumalbo, 1508-1845) (p. 43-57)
- Claudio Silingardi, La montagna tra renitenza e Resistenza. L’esperienza della zona libera di Montefiorino (1943-1945) (p. 59-76)
- Marco Cattini, Appunti e spunti per un’indagine sulla demografia sociale del Frignano (1761-2011) (p. 77-91)
- II. Fonti e rappresentazioni
- Enrico Angiolini, Fonti per la storia di un territorio montano: il caso dell’Archivio di Stato di Modena (p. 95-104)
- Fabio Marri, L’Appennino di Guido Cavani (p. 105-130)
- Federica Badiali, Un’antica carta della montagna: la mappa della Croce Arcana (p. 131-155)
- Sonia Cavicchioli, Ascanio Magnanini e Giovanni Gherardini, «magistri» fananesi. Pratiche artigianali e circolazione di modelli nell’arte ecclesiastica del Frignano fra Cinque e Seicento (p. 157-177)
- Indice dei nomi (p. 179-184)
- Indice dei luoghi (p. 185-187)