“Non si odono altri canti”

Leonardo Giustinian nella Venezia del Quattrocento
Con l’edizione delle canzonette secondo il ms. Marciano It. IX 486

Anna Carocci
Collana: Deputazione di Storia Patria per le Venezie. Studi, 7
Pubblicazione: Novembre 2014
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Edizione cartacea
pp. 280, 17x24 cm, bross.
ISBN: 9788867283217
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Leonardo Giustinian è una figura emblematica e allo stesso tempo peculiare del Quattrocento veneziano. Appartiene alla classe dirigente, ma si dedica con passione agli studi umanistici. È un uomo politico di primo piano, ma anche uno dei pionieri dello studio del greco. È un nobile patrizio e un uomo di cultura, ma compone poesie “popolari” per musica, e le canta, accompagnandosi con uno strumento a corde, lungo i canali di Venezia. Le sue poesie parlano di amore: amori segreti, appuntamenti clandestini, tradimenti, confidenze; descrivono le bellezze dell’amata e implorano la sua compassione o, al contrario, la accusano di insopportabile crudeltà. Si tratta di un repertorio insieme delicato e sensuale, accorato e divertente, che, durante e dopo la vita dell’autore, ha riscosso un enorme successo presso il pubblico sia colto sia popolare. Al punto che, si legge in una lettera dell’epoca, per le strade e alle feste pubbliche e private «non si odono altri canti».
Proprio il successo delle poesie ne ha complicato la tradizione testuale, ponendo ostacoli forse insormontabili sulla strada di un’edizione critica completa: oltre che crocevia di una serie di problematiche culturali, Giu­stinian è quindi anche una “bestia nera” per la filologia.
Di questi problemi, ma anche di questa ricchezza, dà conto il presente volume, individuando prima i nodi tematici che fanno capo alla figura del patrizio veneziano e proponendo poi l’edizione integrale del manoscritto Marciano Italiano IX 486, uno dei testimoni più importanti delle “giusti­niane”.

  • Introduzione (p. 7)
  • I. Il politico e il poeta
  • 1. Biografia di un patrizio umanista
    • 1. Leonardo dei Giustinian (p. 15)
    • 2. Gli studi del tempo libero (p. 25)
  • 2. La poesia di Leonardo Giustinian
    • 1. Un poeta popolare? (p. 45)
    • 2. La produzione in volgare: canzonette, strambotti e laudi (p. 61)
  • 3. Poesia come performance
    • 1. Poesia per musica nel Quattrocento: pionierismo di Giustinian (p. 73)
    • 2. Questioni e problemi intorno alla poesia per musica (p. 79)
    • 3. Tra oralità e scrittura (p. 88)
  • 4. La fortuna di Giustinian
    • 1. Una parabola (p. 95)
    • 2. Le canzonette: Giustinian nei manoscritti (p. 96)
    • 3. Le canzonette: Giustinian a stampa (p. 99)
    • 4. Ostacoli per un’edizione critica (p. 101)
    • 5. Il quadro dei testimoni (p. 106)
  • II. Una silloge di giustiniane
  • 1. Giustinian secondo il ms. Marciano Italiano IX 486
    • 1. Motivazioni della scelta (p. 113)
    • 2. Poesie presenti e poesie assenti (p. 117)
  • 2. L’edizione del Marciano
    • 1. Descrizione dei testimoni (p. 123)
    • 2. Criteri dell’edizione (p. 125)
    • Le canzonette (p. 131)
  • Bibliografia (p. 263)
  • Indice dei nomi (p. 273)

Anna Carocci

Anna Carocci, italianista, collabora con le Università Sapienza e Roma Tre. Si occupa di letteratura cavalleresca ed editoria popolare del Cinquecento. Tra i suoi lavori: La lezione di Boiardo. Il poema cavalleresco dopo l’Inamoramento de Orlando (1483-1521) (Roma, 2018) e Il poema che cammina. La letteratura cavalleresca nell’opera dei pupi (Palermo, 2019).

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