Nelle vesti di Clio

L’uso politico della storia nella Rivoluzione francese (1787-1799)

Daniele Di Bartolomeo
Collana: La storia. Temi, 41
Pubblicazione: Ottobre 2014
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pp. 356, 16 ill. bn, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788867283231
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La Rivoluzione francese è diventata tale anche perché è stata pensata in analogia o per contrasto con le rivoluzioni del passato e, più in generale, con tutti quegli avvenimenti storici usati dai protagonisti per interpretarla e prevederne le evoluzioni.
In questo volume, per la prima volta, si affronta il tema dell’uso politico della storia nella Grande Rivoluzione in modo sistematico, dalla convocazione dell’Assemblea dei Notabili (1787) al colpo di Stato di Napoleone Bonaparte (1799). L’autore propone un testo dal ritmo incalzante, basato su un corpus sterminato di fonti che, oltre all’intero dibattito parlamentare, comprende anche la pubblicistica a tema storico (libri e pamphlets) e le rappresentazioni artistiche, simboliche e teatrali.
In questo “racconto” avvincente di aspetti poco noti della Rivoluzione francese, troviamo gli attori principali della scena alle prese con un’intensa esperienza temporale, simile a quelle cui ci hanno abituato le trame di certi romanzi e di alcune delle più recenti serie televisive americane, in cui le memorie del passato e le anticipazioni del futuro convergono sul presente producendo esiti spesso inattesi.

  • Ringraziamenti (p. 9)
  • Introduzione (p. 15)
  • Parte prima. Il vaso di Clio (1787-1789)
    • Non, Sire, c’est une révolution (p. 39)
    • 1. Profezie
      • 1. Il ritratto del futuro (p. 43)
      • 2. A lezione da Mazzarino (p. 47)
      • 3. La notte della Monarchia (p. 48)
      • 4. «La Révolution actuelle» (p. 51)
    • 2. Apprendisti stregoni
      • 1. Novello Prometeo (p. 57)
      • 2. L’antica Costituzione (p. 62)
      • 3. L’ora di Epimeteo (p. 65)
      • 4. Spes ultima dea (p. 71)
    • 3. Un vecchio tempio
      • 1. La galleria della storia (p. 83)
      • 2. Restaurare il nuovo (p. 87)
      • 3. La resa dei conti (p. 90)
      • 4. Ritorno al passato (p. 98)
  • Parte seconda. Il fato di Luigi XVI (1789-1793)
    • Con i “se” e con i “ma” (p. 109)
    • 1. Ex post factum
      • 1. La storia a teatro (p. 113)
      • 2. Le rivoluzioni dopo la Rivoluzione (p. 120)
      • 3. La Rivoluzione dopo le rivoluzioni (p. 126)
    • 2. Roma, Londra e Parigi
      • 1. La “fuga” di Montmédy (p. 135)
      • 2. Anticipare il passato (p. 147)
      • 3. Sulle sponde del Rubicone (p. 150)
    • 3. Il tribunale della Storia
      • 1. Cassandre (p. 157)
      • 2. La cacciata dei Borbone (p. 159)
      • 3. Le alternative (p. 162)
      • 4. Il compimento (p. 171)
  • Parte terza. La Repubblica di Sisifo (1792-1795)
    • Nous avons consommé six siècles en six années (p. 179)
    • 1. Après moi, le déluge
      • 1. La salus publica (p. 181)
      • 2. Specchi pericolosi (p. 185)
      • 3. Aspettando Catilina (p. 188)
    • 2. Tutti contro tutti
      • 1. La profezia di Jacques Roux (p. 193)
      • 2. Una fazione inglese: gli Hébertisti (p. 196)
      • 3. L’ultima forma di Proteo (p. 197)
      • 4. L’erudizione di Desmoulins (p. 200)
      • 5. Il peso della storia (p. 211)
    • 3. L’illusione del passato
      • 1. Quale Repubblica? (p. 211)
      • 2. Sparta versus Atene? (p. 216)
      • 3. L’invenzione di un mito: la miopia storica dei Giacobini (p. 223)
      • 4. Il presente di un’illusione: la classicità dopo il Termidoro (p. 227)
  • Parte quarta. Un futuro già passato (1795-1799)
    • Dalla farsa alla tragedia (p. 239)
    • 1. Dum Romae consulitur
      • 1. Uno, tre, dieci… (p. 241)
      • 2. …trenta tiranni (p. 245)
      • 3. Il ritorno del popolo (p. 248)
      • 4. Nomen omen: Gracchus Babeuf (p. 252)
    • 2.L’autunno della Repubblica
      • 1. Rivoluzioni (p. 259)
      • 2. Premonizioni (p. 263)
      • 3. Restaurazioni (p. 266)
    • 3. La rivoluzione è finita
      • 1. Anniversari (p. 273)
      • 2. Simulazioni (p. 277)
      • 3. La vendetta di Cesare (p. 283)
      • 4. Il Consolato (p. 288)
  • Conclusioni (p. 297)
  • Bibliografia (p. 311)
  • Indice dei nomi (p. 341)

Daniele Di Bartolomeo

Daniele Di Bartolomeo è professore associato di storia moderna all’Università di Teramo. Si occupa in particolare di uso e scrittura della storia nell’età delle rivoluzioni. Su questi temi ha pubblicato due monografie: Nelle vesti di Clio. L’uso politico della storia nella Rivoluzione francese (Viella 2014); Una storia in tempo reale. La Rivoluzione francese raccontata dai suoi protagonisti (Aracne 2016). Il suo ultimo libro, scritto con F. Benigno, è Napoleone deve morire. L’idea di ripetizione storica nella Rivoluzione francese (Salerno editrice 2020).

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