La raccolta di saggi presentata in questo volume nasce da un’iniziativa della Fondazione Museo della Shoah, che ha coinvolto la Comunità Ebraica di Roma e il suo Archivio Storico per ricostruire le vicende degli ebrei durante l’occupazione nazifascista della capitale nel periodo successivo alla prima grande retata fino alla liberazione della città (4 giugno 1944). Il proposito è quello indagare di le dinamiche che caratterizzarono le diverse fasi delle deportazioni e di comprendere come molti ebrei riuscirono a sfuggire alla «caccia all’uomo» organizzata dai nazifascisti. Attraverso la comparazione tra la prima retata e le successive catture si delinea infatti con chiarezza lo spartiacque determinato dallo shock della mattina del 16 ottobre 1943 in termini di organizzazione della clandestinità. Decisivi furono il ruolo delle istituzioni laiche e religiose, e l’atteggiamento della cittadinanza nelle sue diverse declinazioni tra i poli opposti dell’accoglienza e della solidarietà, da una parte, e del collaborazionismo e della delazione, dall’altra. Emerge così un più nitido profilo dei deportati romani e degli ebrei di varia provenienza presenti in città, che restituisce volto, storia e dignità a coloro che gli occupanti volevano ridotti a meri numeri.
– Database ASCER concernente l’elenco degli ebrei di Roma inviati nei Lager e gli ebrei di altra provenienza ma arrestati nella capitale dopo la razzia del «Sabato nero» realizzato da Micol Ferrara, Amedeo Osti Guerrazzi con la collaborazione di Marcello Anticoli, Silvia Haia Antonucci, Claudio Procaccia e Amedeo Spagnoletto:
0. legenda delle abbreviazioni utilizzate nel Database
1. persone coinvolte nella retata del 16 ottobre 1943
2. deportati di e da Roma dopo il 16 ottobre
3. arrestati a Roma e non deportati
4. ebrei non romani catturati fuori dalla capitale e detenuti a Roma
5.-6. casi dubbi relativi ai deportati nella razzia del 16 ottobre e nel periodo successivo
Il volume è stato pubblicato grazie al contributo della Fondazione Museo della Shoah, del Dipartimento Beni e Attività Culturali e dell’Archivio Storico «Giancarlo Spizzichino» della Comunità Ebraica di Roma e dell’8 per mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane