Conoscere un mestiere, possedere un titolo di studio, disporre delle abilità tecniche di una professione o dell’esperienza maturata in terre lontane erano nell’Italia del basso medioevo non soltanto caratteristiche personali o contrassegni di ruoli sociali: erano anche strumenti da mettere a frutto per migliorare la propria posizione nella società, sia a livello materiale sia a quello della considerazione e del prestigio.
All’interno di un vasto progetto di ricerca collettiva sulla mobilità sociale nel medioevo italiano, questo volume pone il problema della misura in cui le conoscenze professionali operarono in quella fase storica come fattori di mobilità, focalizzando attraverso percorsi storici concreti le potenzialità più o meno reali del know-how ai molteplici livelli della cultura giuridica, delle pratiche mercantili e di mediazione politica, delle capacità tecniche o artistiche.
- Lorenzo Tanzini, Sergio Tognetti, Introduzione
- I. Tecnici, maestranze e mondo del lavoro
- Donata Degrassi, L’impresa mineraria nel tardo Medioevo: competenze tecniche, organizzazione, mobilità geografica e sociale
- Maria Paola Zanoboni, Mobilità sociale e lavoro femminile nelle grandi città italiane 51
- Franco Franceschi, Mobilità sociale e manifatture urbane nell’Italia centro-settentrionale dei secoli XIII-XV
- Giuliano Pinto, Manifatture rurali, attività mercantili e mobilità sociale nei piccoli centri dell’Italia comunale (secoli XIV-XV)
- II. Ceti urbani e poteri regi nell’Italia catalano-aragonese
- Francesco Paolo Tocco, Ceti cittadini e poteri regi nella Sicilia aragonese
- Anna Maria Oliva, Mobilità sociale, ceti cittadini e potere regio nella Cagliari catalana
- Pierluigi Terenzi, Forme di mobilità sociale all’Aquila alla fine del Medioevo
- Amedeo Feniello, Francesco Coppola: un modello di ascesa sociale nel Mezzogiorno tardomedioevale
- III. Gli uomini del diritto e della diplomazia
- Alberto Luongo, Notariato e mobilità sociale nell’Italia cittadina del XIV secolo
- Isabella Lazzarini, Mercatura e diplomazia: itinerari di mobilità sociale nelle élite italiane (qualche esempio fiorentino, XV secolo)
- Maria Nadia Covini, Professione legale e distinzione sociale: casi lombardi fra Tre e Quattrocento
- IV. Stranieri in Italia e italiani all’estero
- Maria Elisa Soldani, I mercanti catalani e la Corona d’Aragona in Sardegna. Affari e mobilità sociale all’indomani della conquista
- Lorenz Böninger, I tedeschi nella Firenze del Quattrocento
- Raúl González Arévalo, Integración y movilidad social de las naciones italianas en la Corona de Castilla: genoveses, florentinos y venecianos en la Andalucía bajomedieval
- Federica Veratelli, L’arte della promozione sociale. Uomini d’affari toscani come clienti di artisti fiamminghi
- Indice dei nomi di persona
- Indice dei nomi di luogo