Luoghi, figure e itinerari della Restaurazione in Umbria (1815-1830)

Nuove prospettive di ricerca

a cura di Chiara Coletti e Stefania Petrillo
Collana: I libri di Viella, 248
Pubblicazione: Aprile 2017
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pp. 356, tav. ft col. 15X21 cm, bross.
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Gli anni che seguono il Congresso di Vienna rappresentano uno snodo complesso al quale gli storici oggi si avvicinano con modelli interpretativi nuovi, tesi a mettere in luce, nel giusto equilibrio, l’eredità della cultura settecentesca, il portato rivoluzionario della dominazione francese ma anche gli intrinseci e non meno fecondi elementi di novità e di rilancio.

Con questa prospettiva, studiosi di varia formazione e provenienza si sono confrontati per ricostruire le vicende dell’Umbria, territorio dello Stato Pontificio permeabilmente aperto a dinamiche sovraregionali.

L’indagine multidisciplinare ha individuato i punti di forza di processi articolati che, pur non essendo né omogenei né lineari, rivelano tuttavia un tessuto socio-culturale vivace e propositivo dal quale germoglierà l’identità moderna della regione.

  • Giorgio Bonamente, Presentazione
  • Chiara Coletti e Stefania Petrillo, Premessa
  • I. Politica, economia e società
    • Luigi Mascilli Migliorini, La Restaurazione come giudizio politico e come problema storico
    • Maria Lupi, La riorganizzazione delle istituzioni ecclesiastiche in Umbria dopo il periodo rivoluzionario
    • Filippo Maria Troiani, Giuseppe Antonio Sala (1762-1839): un prelato della corte pontificia tra Rivoluzione e Restaurazione
    • Rita Chiacchella, L’Umbria della Restaurazione tra innovazione e conservazione
    • Erminia Irace, Profilo dei notabilati nell’Umbria della Restaurazione
    • Marco Venanzi, Riforme economiche e cultura d’impresa in Umbria negli anni della Restaurazione
    • Paolo Pellegrini, Lontano dal ghetto. Presenze ebraiche in Umbria fra il 1815 e il 1830
  • II. Pensiero e istituzioni educative
    • Chiara Coletti, «Nil mortalibus arduum est»: un motto bocciato. Le accademie nell’Umbria della Restaurazione fra slanci e ripiegamenti
    • Vittor Ivo Comparato, Magalotti, Colizzi e il giusnaturalismo nello Studio perugino
    • Regina Lupi, Il «Repertorio medico-chirurgico» (1824-1825) e la medicina nell’età della Restaurazione
    • Paolo Capitanucci, Domenico Bruschelli OFMConv. e la filosofia in Umbria nell’età della Restaurazione
    • Daniele Sini, Nicola Papini Tartagni e l’erudizione storica sul Medioevo nell’Umbria della Restaurazione
    • Luca Montecchi, L’opera di Vitale Rosi per il rinnovamento scolastico nell’Umbria della Restaurazione
    • Pier Maurizio Della Porta, Feste cittadine e teatro a Perugia e ad Assisi negli anni 1815-1830
  • III. Le arti tra riscoperta, copia e invenzione
    • Stefania Petrillo, Arte al crocevia: fonti, occasioni e linguaggi nell’Umbria pontificia (1815-1830)
    • Michela Morelli, L’alta Umbria tra Roma e Firenze: diaspore e ritorni
    • Alessandra Migliorati, Il futuro è adesso. L’Accademia di Belle Arti di Perugia all’indomani della Restaurazione e il magistero sull’antico di Giovan Battista Vermiglioli
    • Irene Panfili, «Conservazione era sinonimo di distruzione». Un progetto del 1822 per la Fontana Maggiore di Perugia
    • Ilaria Fiumi Sermattei, Opera degna «del bel secolo di Leone X» o «bellissimo aborto del secolo di ferro»? Lo Sposalizio della Vergine di Wicar per Perugia
    • Mirko Santanicchia, Francesco “riscoperto”. Il santo e la basilica di Assisi nel contesto romantico europeo
  • Indice dei nomi

Atti del convegno nazionale, Assisi, 2-3 dicembre 2016

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