Settecento romano

Reti del Classicismo arcadico

a cura di Beatrice Alfonzetti
Collana: I libri di Viella, 249
Pubblicazione: Maggio 2017
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Edizione cartacea
pp. 532, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788867288571
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Questo libro – nato da una ricerca d’équipe composta da letterati, storici dell’architettura, dell’arte e della musica – propone per la prima volta di unificare sotto la categoria di Classicismo arcadico tutto ciò che si crea ed elabora a Roma dalla fondazione dell’Arcadia in avanti. Non valida, ad esempio, per Torino, questa estensione permette di superare le viete periodizzazioni come la divisone per secoli fra Sei e Settecento o fra il primo e il secondo Settecento; e ci consente finalmente di intravedere la continuità, tutta romana, fra l’idea del bello di Bellori, la ragione poetica di Gravina, il recupero del tragico di Alfieri e Monti, tutti attivi, dall’inizio alla fine del secolo, proprio a Roma, accanto a Mengs, Füssli, Winckelmann, David.

Al centro l’Arcadia che, con le acclamazioni o iscrizioni di cardinali, principi, sovrani, letterati, artisti di passaggio o residenti a Roma, era riuscita nell’impresa di fondare una repubblica letteraria sovranazionale che guardava persino a Voltaire. Era all’avanguardia, allora, Roma nelle arti, nelle accademie, nelle biblioteche, nei teatri e nella letteratura sinora chiamata neoclassica.

  • Beatrice Alfonzetti, Introduzione. Settecento romano e Classicismo arcadico
  • Parte prima
    • I. Il Classicismo restaurato
      • Amedeo Quondam, Roma 1672: il Classicismo restaurato. L’idea del bello e il canone delle arti secondo Bellori
  • Parte seconda
    • I. L’Arcadia e la Roma di Clemente XI
      • Valentina Gallo, La Basilissa: Cristina di Svezia in Arcadia
      • Javier Gutiérrez Carou, Endimione fra Alessandro Guidi e Francesco de Lemene: drammaturgia, spettacolo, struttura dei finali
      • Marina Formica, Dominare il tempo. Clemente XI e i tentativi di riforma del calendario
      • Simone Caputo, Il “teatro della festa” nella Roma di Clemente XI
    • II. Il Classicismo arcadico
      • Franco Piperno, Architettura e musica nella Roma del Classicismo arcadico
      • Angela Cipriani, Un secolo di premiazioni in Campidoglio (1696-1795). Le quattro arti liberali in mutuo soccorso
      • Nicola Badolato, Il Ciro di Pietro Ottoboni e Alessandro Scarlatti e gli allestimenti operistici romani di Filippo Juvarra
      • Massimo Zammerini, Architettura e scenografia nella Roma del Settecento
      • Ilaria Delsere, L’Arcadia alla corte pontificia: la collaborazione tra Ludovico Sergardi e Antonio Valeri alla Fabbrica di San Pietro (1713-1726) 233
      • Valter Curzi, Memoria dell’antico nella pittura di storia a Roma tra Seicento e Settecento: un contributo per la revisione storico-critica del Neoclassicismo
      • Silvia Tatti, L’Arcadia di Crescimbeni e il trionfo della poesia: l’incoronazione in Campidoglio del 1725 273
      • Alviera Bussotti, La recita del Temistocle di Michele Giuseppe Morei: tra Zeno e Metastasio 291
      • Roberto Gigliucci, Il cardinale Pietro Ottoboni tra San Filippo Neri e San Casimiro
    • III. L’Arcadia: una rete transnazionale
      • Maurizio Campanelli, I Sermones di Giovan Battista Casti (1762-1764)
      • Elodie Oriol, Mecenatismo e sviluppo delle carriere musicali: il ruolo delle famiglie Acquaviva, Stuart e Albani nella Roma settecentesca
      • Piermario Vescovo, Goldoni: vacanze romane
      • Rosanna Cioffi, Tra Arcadia e Neoclassicismo. Da Maratti a Mengs nel segno di Shaftesbury e Winckelmann
      • Marina Caffiero, Dal monastero al salotto alla tribuna. La mediazione culturale femminile nella Roma di metà Settecento
      • Beatrice Alfonzetti, Poeti italiani e stranieri nelle adunanze arcadiche
      • Andrea Fabiano, Astacide Tespio ovvero Poinsinet le Noyé (le Mystifié): un librettista comico francese in Arcadia
      • Franca Sinopoli, Giovanni Battista Audiffredi e la realizzazione del modello di biblioteca universale
      • Antonio Rostagno, Il “nuovo Dante” nella musica. Dante e Petrarca in due manoscritti romani di Nicolò Antonio Zingarelli
      • Orietta Rossi Pinelli, Gli artisti stranieri a Roma nel XVIII secolo
  • Indice dei nomi
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