A Roma, in età moderna, il cerimoniale riflette al contempo la complessità e la duplicità del potere papale, spirituale e temporale. Il cerimoniale regola le feste strettamente religiose, quelle scandite dal calendario liturgico annuale, e gli eventi ricorrenti, come l’apertura delle Porte sante per il Giubileo o i riti d’interregno. Le grandi occasioni rituali relative alla persona del pontefice (elezione, incoronazione, possesso, esequie) presentano una loro marcata specificità ma evolvono anche in coerenza con i riti di sovranità dei monarchi e principi europei. Assume, inoltre, importanza crescente la regolamentazione dello svolgimento degli eventi di particolare rilievo politico, come il ricevimento degli ambasciatori o il conferimento di dignità ai principi cattolici.
Dopo la cesura determinata dalla Riforma protestante, negli anni successivi al Concilio di Trento il papato riacquista autorità e prestigio e il cerimoniale diviene esaltazione – anche a livello simbolico e nella sua dimensione “teatrale” – del ruolo internazionale della Sede Apostolica.
Il tema – finora poco indagato dalla storiografia su Roma, a differenza di quanto è stato fatto per altre realtà italiane ed europee – viene esaminato evidenziando l’interazione tra il papa-sovrano e la sua città.
- Prefazione
- I. Riti, simboli, cerimonie nell’Italia nella prima età moderna. Una riflessione storiografica comparativa
- 1. Rituali civici-rituali dinastici: gli elementi del dibattito. 2. Incertezze e continuità dinastica: le politiche cerimoniali dei principi italiani nel Seicento. 3. Ipertrofia e crisi dei cerimoniali. Note
- II. Il ritorno e la trasfigurazione dei trionfi antichi
- 1. Mito di Roma ed eredità classica. 2. Riti di sovranità, riti di morte. 3. Spazi rituali della città e della corte. Note
- III. Conflitti di precedenza alla corte di Roma tra Cinquecento e Seicento
- 1. «Roma che è la maggiore di tutte le corti»: la dimensione universalistica del cerimoniale papale. 2. «Primus est ille quem nemo antecedit». Gerarchie e conflitti su titoli e onori alla corte di Roma nel primo Seicento. 3. «Sine ordine omnia confunduntur». Riflessioni conclusive. Appendici. Note
- IV. Dal trionfo di Carlo V al trionfo di Lepanto
- 1. «Aspettandosi da un papa uno imperatore»: il trionfo romano di Carlo V. 2. La cerimonialità spagnola a Roma nell’età di Filippo II. Note
- V. «Haec est Porta Domini. Justi intrabunt in eam». I rituali del giubileo
- 1. I “misteri” della Porta santa. 2. Riti processionali e riti di accoglienza. Note
- Archivi consultati e relative abbreviazioni
Fonti manoscritte e a stampa
Studi citati
Indice dei nomi di persona
Maria Antonietta Visceglia, professoressa emerita presso la Sapienza Università di Roma, è membro della Giunta Storica Nazionale e socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Fra la sue numerose pubblicazioni ricordiamo, per i nostri tipi: Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti. L’Età moderna (2013); La Roma dei papi. La corte e la politica internazionale, secoli XV-XVII (2018); con A. Paravicini Bagliani Il Conclave. Continuità e mutamenti dal Medioevo ad oggi (2018).