Gli insediamenti di Cesarea e Classe, a sud-est di Ravenna, ebbero nell’Antichità un notevole sviluppo nella rete delle infrastrutture dell’Impero romano; Classe, in particolare, fu il porto nel quale dall’età augustea fino al tardoantico fu ormeggiata la flotta imperiale.
La decadenza di Ravenna – capitale dell’Impero romano, del regno di Teoderico e dell’Esarcato bizantino – e, soprattutto, il lento ma inesorabile allontanamento della linea costiera – determinato dall’azione delle acque del Po e dei detriti da esse trasportati – portarono nel corso dell’alto Medioevo al progressivo abbandono dei due centri, dei quali oggi altro non rimane se non la monumentale e notissima basilica bizantina di Sant’Apollinare, iscritta dall’Unesco nel Patrimonio mondiale dell’umanità.
La ricerca presentata in questo volume, condotta tramite gli strumenti delle tecnologie informatiche, ha messo in relazione i dati derivanti dalle fonti scritte (documentarie e narrative) e dalle indagini archeologiche, legandoli e riconnettendoli all’ambito topografico, nell’intento di creare un puzzle che consenta di interpretare in maniera corretta ogni documentazione nel contesto di tutte le altre.
A questo aspetto si aggiunge una riflessione sull’evolversi del progetto di valorizzazione dell’area di Classe – attualmente in atto da parte di più soggetti pubblici e privati – anche a fini turistici.
- Francesca Bocchi, Presentazione (p. 7-8)
- Laura Berti Ceroni, Cesarea e Classe fra Antichità e Medioevo (p. 9-197)
- Introduzione
- 1. La ricerca: fonti e strumenti
- 1.1. Cenni di geomorfologia del territorio. 1.2. Fonti. 1.3. La realizzazione del database e del GIS. Note.
- 2. Cesarea e Classe: il rapporto con Ravenna
- 2.1. La proiezione della città di Ravenna sul territorio. I vici. 2.2. Classe: origini e sviluppo fino alla tarda Antichità. 2.3. Cesarea nella tarda Antichità. Note.
- 3. Infrastrutture
- 3.1. Viabilità d’acqua e di terra tra Ravenna, Cesarea e Classe. 3.2. Classe: mura e porte. 3.3. Gli impianti portuali. 3.4. L’edilizia pubblica. Note.
- 4. Edilizia civile e religiosa
- 4.1. Le necropoli e i cimiteri. 4.2. Gli edifici religiosi: basiliche, monasteri, templi e sinagoghe. 4.3. Le zone artigianali-produttive. 4.4. L’edilizia residenziale. Note.
- Conclusioni
- Fonti e bibliografia
- Rosa Smurra, L’area archeologica di Classe: alcune riflessioni sul turismo (p. 199-239)
- Introduzione.
- 1. Le basi per un turismo archeologico a Classe.
- 2. L’apporto di Università, Soprintendenze, Centri di Ricerca, Associazioni.
- 3. L’attivazione di sinergie: gli enti locali e RavennAntica (Fondazione Parco Archeologico di Classe).
- 4. Il Parco Archeologico di Classe.
- 5. Il Museo Archeologico di Classe.
- 5.1. Dallo zucchero al capitello.
- 6. Ravenna Festival: le discipline dello spettacolo per l’archeologia a Classe.
- Conclusioni.
- Note.
- Riferimenti bibliografici
Presentazione di Francesca Bocchi
Laura Berti Ceroni, dottore di ricerca in Storia e Informatica, è borsista presso il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Bologna
Francesca Bocchi ha insegnato Storia Medievale e Storia delle città all’Università di Bologna e all’Università Iulm di Milano. È vicepresidente della Commission Internationale pour l’Histoire des Villes, fondatrice del “Centro Gina Fasoli per la Storia delle città” (Università di Bologna). È autrice e curatrice di saggi e volumi riguardanti la storia urbana (Atlante storico di Bologna, voll. 4, Bologna 1996-1999) e le applicazioni informatiche alle scienze storiche.
Rosa Smurra è ricercatore presso l’Università di Bologna e fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Storia e Informatica” della stessa Università. La sua ricerca verte sulla storia delle città e del territorio, a partire dagli insediamenti antichi fino a quelli medievali, sulla gestione e trattamento informatico delle fonti documentarie per la storia delle città, sulla valorizzazione e fruizione nell’ambito del turismo culturale. Tra le sue pubblicazioni: Storia delle città italiane. Dal Tardoantico al primo Rinascimento (con F. Bocchi e M. Ghizzoni, Utet, 2002); Citta, cittadini e imposta diretta a Bologna alla fine del Duecento. Ricerche preliminari (Clueb, 2007).