Dietro la metafora botanica dell’innesto, il volume individua gli ambiti di ricerca che, negli ultimi trent’anni, hanno costituito i luoghi di incontri possibili, desiderati, ma a volte mancati, fra la storia sociale, delle donne e di genere.
I saggi qui raccolti discutono, da punti di vista diversi, alcune parole chiave, per valutare le innovazioni, le modificazioni dei linguaggi narrativi, dei piani temporali e delle categorie di analisi. In che modo l’ottica di genere ha modificato un oggetto o un settore di ricerca? Come è stata ri-raccontata o riformulata la narrativa storica? Che conseguenze ha avuto la critica degli universali che la storiografia delle donne e di genere ha posto in primo piano e da cui è nata? Quali nuove piste di ricerca si aprono a partire da questi innesti?
Si muovono lungo questo confine mobile i saggi di Alberto Mario Banti, Anna Bellavitis, Elisabeth Crouzet- Pavan, Barbara Curli, Tommaso Detti, Angela Groppi, Sarah Hanley, Daniela Lombardi, Julius Kirshner, Marco Meriggi, Alessandra Pescarolo, Roberto Rusconi, Mario Sbriccoli, Gabriella Zarri.
Chiavi di lettura
Giulia Calvi
Alla ricerca delle cittadine
Anna Bellavitis
Privato, pubblico, potere
Marco Meriggi
Crimine e giustizia
Elisabeth Crouzet-Pavan
“Deterior est condicio foeminarum”. La storia della giustizia penale alla prova dell’approccio di genere
Mario Sbriccoli
Discorso nazional-patriottico e ruoli di genere (Europa secc. XVIII-XIX)
Alberto Mario Banti
Storia delle donne e storia religiosa: un innesto riuscito
Gabriella Zarri
Famiglie di antico regime
Daniela Lombardi
Genere e famiglia in età contemporanea
Alessandra Pescarolo
Ottica di genere e lavoro in età moderna
Angela Groppi
Il Novecento. Lavoro e cittadinanza
Barbara Curli