Durante gli anni 1932-33 milioni di contadini ucraini morirono a causa della mancanza di viveri, dello sfinimento fisico, del tifo, delle deportazioni, dei suicidi provocati dallo squilibrio psichico e dal collasso sociale. È quella che viene ricordata come la grande “carestia” in Ucraina e nel Caucaso del nord. Una carestia molto particolare, non dovuta a condizioni naturali avverse, ma alle scelte staliniane nella politica di collettivizzazione delle campagne e di industrializzazione dell’Unione Sovietica. Scelte che portarono a una sconvolgente tragedia, che segnò in maniera indelebile i paesi colpiti.
Studiosi italiani e stranieri riesaminano in questo libro le vicende di quegli anni terribili, l’eco che ebbero nel mondo, i riflessi nella letteratura, le conseguenze sulla società ucraina che arrivano fino ai nostri giorni
- Introduzione (p. 7-8)
- Avvertenza (p. 9-10)
- Boris Hudyma, L’Ucraina e la grande “carestia” (p. 11-13).
- Gabriele De Rosa, L’Europa e la carestia in Ucraina (p. 15-21).
- Andrea Graziosi, Conseguenze e implicazioni della grande carestia del 1932-33 (p. 23-31).
- Jurij Scherbak, The Political, Legal and Moral Lessons of Ukrainian Genocide, the Great Famine of 1932-33 (p. 33-43).
- Viktor Kondrashin, La carestia del 1932-33 in Russia e in Ucraina: analisi comparativa (cause, dati, conseguenze) (p. 45-72).
- Nikolaj Ivnitskij, Il ruolo di Stalin nella carestia degli anni 1932-33 in Ucraina (dai documenti dell’archivio del Cremlino del Comitato centrale del Partito comunista dell’Unione Sovietica e dell’OGPU) (p. 73-92).
- Jurij Shapoval, La dirigenza politica ucraina e il Cremlino nel 1932-33: i coautori della carestia (p. 93-134).
- Mauro Martini, “Lazar’ di ferro”: la fame come risorsa politica (p. 135-148).
- Ettore Cinnella, La collettivizzazione e la carestia nel carteggio segreto dei gerarchi comunisti (p. 149-176).
- Gerhard Simon, War der Holodomor ein Instrument zur «Liquidierung» des ukrainischen Nationalismus? (p. 177-203).
- Ewa Rybalt, La carestia in Ucraina nel contesto della politica polacca di normalizzazione (p. 205-215).
- Orest Subtelny, Observing the Famine of 1933: The Reports of German Diplomats (p. 217-230).
- Francesco Guida, L’Ucraina all’inizio del periodo interbellico nella testimonianza di alcuni osservatori italiani (p. 231-262).
- Giorgio Petracchi, Il fascismo, la diplomazia italiana e la “questione ucraina”. La politica orientale dell’Italia e il problema dell’Ucraina (1933-1941) (p. 263-310).
- Francesca Lomastro, Nel silenzio italiano. Riccardo Bondioli, la “carestia”, il fascismo (p. 311-330).
- Sante Graciotti, Un aspetto del genocidio per fame: il genocidio spirituale (p. 331-344).
- Oxana Pachlovska, La Madre e l’Anticristo: echi della Grande Fame in letteratura (p. 345-373).
- Simona Merlo, Le condizioni della Chiesa ortodossa durante la “carestia” (p. 375-387).
- Maria Pia Pagani, I “folli di Dio” ucraini negli anni del totalitarismo Sovietico (p. 389-406).
- James E. Mace, Is the Ukrainian Genocide a Myth? (p. 407-415).
- Hubert Laszkiewicz, La famine en Ukraine des années 1932-33 et l’historiographie polonaise (p. 417-430).
- Stanislav Kul’chyts’kyj, Il tema della carestia nella vita politica e sociale dell’Ucraina alla fine degli anni Ottanta (p. 431-448).
- Federigo Argentieri, James E. Mace. Oklahoma, 18 febbraio 1952-Kyiv, 3 maggio 2004 (p. 449-453).
- Summaries (p. 455-489).
- Messaggio al Parlamento Italiano e alla Commissione Europea (p. 491-494).
- Indice dei nomi (p. 495-504).
Indice dei luoghi (p. 505-510).
Atti del convegno, Vicenza, 16-18 ottobre 2003