L’opera propone un tema finora assente dalla storiografia: l’agiografia ebraica.
Partendo dalla tradizione ebraica, e in primo luogo dai testi biblici, l’autore segue il percorso storico attraverso il quale brevi racconti a carattere esemplare si trasformano con il tempo in autentiche narrazioni agiografiche e infine danno vita a specifiche raccolte pubblicate anche a stampa.
Ma – a differenza dei santi della storia cristiana – il saggio (hakham) e il pio (hasid) nella cultura ebraica sono considerati come tali solo dalla propria comunità, a favore della quale agiscono in molteplici modi. Non sono infatti oggetto di un riconoscimento istituzionale; anzi, la loro esperienza si pone spesso in contrasto con le autorità religiose e con i rabbini.
Il libro studia questo aspetto della storia delle comunità ebraiche, in particolare quelle ashkenazite dell’Europa centro-orientale nelle quali, a partire dalla prima età moderna, la pietà religiosa si nutrì di narrazioni incentrate su personaggi e figure d’eccezione.
- Introduzione
- Storia degli studi agiografici. Il termine “santo” nell’ebraismo. Storia ebraica, storia generale e racconti agiografici. Il santo e le credenze ebraiche. Il santo, “pilastro del mondo”. Somiglianze e differenze culturali: il culto dei santi e la liturgia. Conclusioni. Note.
- All’inizio il racconto: dalla Bibbia alla Qabbalah
- I racconti dei saggi del Talmud. Il personaggio santo nella letteratura midrashica. Simeon Bar Yochai, suo figlio Eleazar e i racconti cabbalistici. Note.
- I temi narrativi in età medievale e nel corso dell’età moderna
- I libri di morale, musar sefarim, tsavaot e hanhagot. Dal medioevo al Rinascimento: verso l’edizione di raccolte di. racconti agiografici. Note.
- Il Mayse bukh e il ciclo dei chasside ashkenaz (Shivche Rabbi Shemuel he-Chassid ve-Rabbi Yehudah he-Chassid)
- Qabbalah, mistica e leggende: gli Schivche ha-ari e gli Schivche Chayyim Vital
- L’emergere di un centro spirituale a Safed nel XVI secolo e la nascita delle leggende cabbalistiche. Note.
- I racconti e le lodi dei rebbe e dei tsaddikim
- Il tsaddik e il rebbe nel movimento chassidico. Il carattere sacro, quasi santo, del racconto chassidico. Il racconto agiografico all’interno della letteratura chassidica. Note.
- Gli Schivche ha-Besht (1814-1815): punto di arrivo e di perfezione dei racconti agiografici
- Ritratto del Besht come mistico e figura santa. Note.
- Rabbi Shneur Zalman di Lyadi, lo zar, Napoleone e l’agiografia politica
- Il Gaon di Vilna tra storia e leggenda
- Glossario
Bibliografia
Indice analitico
Jean Baumgarten è Directeur de recherche al Centre des hautes études juives dell’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha vinto il premio Clio con il volume da lui curato Mille ans de culture ashkénazes (Parigi 1994). In italiano ha pubblicato Lo yiddish (Giuntina 1992).
Titolo originale: Récits hagiographiques juifs, Paris, Les Éditions du Cerf, 2001
Traduzione di Maria Josè Strazzulla