Nella società moderna il potere pervade con intensità norme e pratiche, in una continua interazione con le forme della politica, della cultura, della religione. L’età barocca appare particolarmente adatta ad indagarne i molteplici linguaggi, accentuando le valenze simboliche e rituali della sua messa in scena: nelle città, nelle corti, nelle feste, nella liturgia, nell’autorappresentazione del sovrano e delle élites.
Dalla Monarchia spagnola alla Repubblica aristocratica di Genova, dalla Roma papale ai Regni di Napoli e di Sicilia, la trattatistica politica e teologica, le liturgie sacre e profane, le architetture effimere si fanno specchio e testimonianza delle lotte dei diversi attori sociali per la conquista e l’esercizio del potere.
Nella vecchia Europa come nel Nuovo Mondo, laddove si addensano gli strati popolari, le minoranze, i vinti e sottomessi, nascono i linguaggi sovversivi della resistenza e della ribellione per prospettare il sogno impossibile di un mondo rovesciato nelle sue gerarchie.
- Introduzione, di Francesca Cantù (p. 7-21)
- I. Le città e il potere: rituali, cerimonialità pubblica, simboli
- Yves-Marie Bercé, Il linguaggio del potere secondo le aspettative popolari (p. 25-37)
- Martine Boiteux, Linguaggio figurativo ed efficacia rituale nella Roma barocca (p. 39-79)
- Carlo Bitossi, Il Genio ligure risvegliato. La potenza navale nel discorso politico genovese del Seicento (p. 81-112)
- Giovanni Muto, Apparati e cerimoniali di corte nella Napoli spagnola (p. 113-149)
- Giuliana Boccadamo, Il linguaggio dei rituali religiosi napoletani (secoli XVI-XVII) (p. 151-166)
- Francesca Fausta Gallo, Spazi urbani e potere cittadino. Il caso di Siracusa (secoli XVI-XVII) (p. 167-181)
- II. Il potere e il linguaggio politico: rappresentazione, conflitti, mediazioni
- Giovanni Ricci, Sacralità del potere in Italia dal XVI al XVII secolo. Un caso di studio e una riflessione generale (p. 185-205)
- Francesco Benigno, Trasformazioni discorsive e identità sociali: il caso dei lazzari (p. 207-247)
- Ottavia Niccoli, Pratiche sociali di perdono nell’Italia della Controriforma (p. 249-273)
- Paolo Broggio, Linguaggio religioso e disciplinamento nobiliare. Il «modo di ridurre a pace l’inimicitie private» nella trattatistica di età barocca (p. 275-317)
- Massimo Carlo Giannini, Religione, fiscalità e politica: i tentativi d’introdurre la bolla della crociata nel Regno di Napoli nel XVII secolo (p. 319-356)
- Carmen Menchini, Apologia del potere e scritture biografiche. Due casi a confronto: Cosimo I de’ Medici e don Pedro de Toledo (p. 357-392)
- Manfredi Merluzzi, Negoziazioni e pacificazione nel Nuovo Mondo: il caso peruviano tra XVI e XVII secolo (p. 393-420)
- Francesca Cantù, Ideologia politica e simbolismo religioso: la Monarchia Cattolica e la rappresentazione del potere nel Cuzco vicereale (p. 421-456)
- Genoveffa Palumbo, Modelli antichi di eresia e santità nel frontespizio del Sacro Arsenale di Eliseo Masini: l’immagine di Pietro Martire (p. 457-492)
- Indice dei nomi (p. 493)