Affermare la propria autorità, proponendo di sé l’innovativa immagine del monarca; “scorporare” terre, castelli e villaggi dipendenti dai contadi delle città; subordinare a sé i potenti dello Stato, trasformandoli da vassalli in sudditi.
Furono questi alcuni tratti caratteristici della politica di Filippo Maria Visconti, duca di Milano (1412-1447), un sovrano per certi versi “rivoluzionario” che innovò profondamente il rapporto feudale, assorbendo forme di dipendenza personale, come quelle vassallatiche, nell’impersonale subordinazione del feudatario-suddito all’autorità territoriale e “pubblica” del duca.
Questo modo nuovo di rappresentare il ruolo del principe – che peraltro, nella prassi di governo, non cessò mai di negoziare il consenso dei diversi corpi politico-territoriali che componevano il dominio, viene qui inquadrato nel più ampio mosaico della costruzione dello Stato regionale nell’Italia settentrionale tra Medioevo e Rinascimento, secondo un approccio basato su una penetrante e scrupolosa lettura dei documenti in cui sedimentò l’elaborazione intellettuale dei giuristi e cancellieri al servizio del Visconti.
- Prefazione
- Abbreviazioni
- Cenni ai primi anni
- I. Immagine di potere…
- Sperimentazioni dei notai e metamorfosi del formulario
- Ridisegnare il territorio: la separazione dalla città e la concessione della giurisdizione alla “terra”. La concessione feudale vera e propria. Il giuramento di fedeltà: fedeltà del vassallo ed obbedienza del suddito. La persistente sudditanza al duca degli homines delle “terre”.
- L’avallo dei giuristi ad un modello principesco di organizzazione del territorio
- Una rilettura necessaria della pace di Costanza. Le terre separate come provinciae. Sudditi, oltre che vassalli.
- II. …e prassi di governo
- Il ridimensionamento del contado urbano
- Il dilagare delle giurisdizioni separate. La reazione delle città.
- La promozione politica delle comunità infeudate
- Un ruolo non sempre e solo passivo. La separazione: privilegio da raggiungere e conservare.
- I feudatari nuovi
- Appendice
- Opere citate
- Indice dei nomi
Indice dei luoghi
Federica Cengarle insegna Storia medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Studiosa di storia delle istituzioni e della cultura politica, ha pubblicato, tra l’altro, Immagine di potere e prassi di governo. La politica feudale di Filippo Maria Visconti (Roma 2006); Feudi e feudatari del duca Filippo Maria Visconti. Repertorio (Milano 2007); Lesa maestà all’ombra del Biscione. Dalle città lombarde ad una ‘monarchia’ europea (1335-1447) (Roma 2014).