Oltre Cîteaux

Gioacchino da Fiore e l’Ordine florense

Valeria De Fraja
Collana: Opere di Gioacchino da Fiore: testi e strumenti, 19
Pubblicazione: Dicembre 2006
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Edizione cartacea
pp. 304, 2 tav. col. f.t., 17x24 cm, bross.
ISBN: 9788883342349
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La fama di Gioacchino da Fiore fu legata in particolare a una significativa produzione esegetica e al profilo di profeta dei tempi ultimi che ancora in vita lo circondò. In realtà egli fu anche un riformatore religioso: fondatore dell’abbazia di San Giovanni in Fiore sull’altipiano della Sila, e di una congregazione monastica che da questa prese il nome di Ordo Florensis, nell’ultimo scorcio del XII secolo ottenne da papa Celestino III l’approvazione degli statuta della sua organizzazione monastica, che ben presto si diffuse in diverse zone della penisola, grazie al sostegno dei pontefici e dell’imperatore Federico II.

Con il suo elaborato progetto, il monaco calabrese intendeva non tanto riportare ai primitivi valori di distacco dal saeculum e di povertà l’ordine cistercense, in cui egli stesso aveva militato con estrema consapevolezza per una decina di anni, quanto appianare la complessità e il “disordine” che lo caratterizzavano al suo interno, secondo Gioacchino causati dalle molteplici identità e forme di perfezione perseguite dai suoi componenti.

Attestato sia nei suoi scritti e diagrammi sia negli statuta, di cui si è conservato qualche minimo frammento documentario, l’ordinatus ordo che l’abate florense prospettò inoltre intendeva riaffermare l’indispensabile separazione fra i tre ordines (monaci, chierici, laici) all’interno dell’unica Chiesa: separazione i cui confini si stavano facendo, a suo parere, passo dopo passo più sfumati.

  • Premessa
  • Abbreviazioni e sigle
  • 1. Introduzione. Dall’agiografia alla storia?
    • 1.1. Il problema delle agiografie gioachimite come fonti storiche. 1.2. La Vita beati Ioachimi abbatis dell’Anonimo florense. 1.3. La Virtutum synopsis di Luca di Cosenza.
  • 2. Gioacchino e i cistercensi: l’adesione
    • 2.1. Il monachesimo nel Regno normanno. 2.2. Verso Casamari. 2.3. Goffredo di Auxerre. 2.4. Alla scuola cistercense. 2.5. Il primo sermone del De vita sancti Benedicti. 2.6. Il secondo sermone del De vita sancti Benedicti: Cîteaux = Benedetto. 2.7. Prime incomprensioni?
  • 3. Gioacchino e i cistercensi: le tappe del distacco.
    • 3.1. I capitoli generali cistercensi degli anni 1188/1190. 3.2. Il tentativo eremitico. 3.3. Il giudizio sui compromessi: Cîteaux = Scolastica. 3.4. I capitoli finali del IV libro della Concordia. 3.5. La frattura con Goffredo di Auxerre. 3.6. Il richiamo del capitolo generale del 1192.
  • 4. Il progetto.
    • 4.1. La molteplicità dei carismi. 4.2. Gli Statuta dell’ordo. 4.3. Soluzioni: distinguere e unificare.
  • 5. Il tentativo di attuazione.
    • 5.1. Gli sviluppi dell’eremo. 5.2. Le ultime iniziative. 5.3. I sette priorati. 5.4. I tre abati e le tre chiese di fondazione.
  • 6. Il fallimento e gli esiti.
    • 6.1. La questione della continuità. 6.2. La svolta istituzionale cistercense. 6.3. I motivi di un fallimento. 6.4. Esiti successivi.
  • Appendice documentaria.
    • 1. Premessa
      2. Testi di Gioacchino
      3. La documentazione di Fiore durante l’abbaziato di Gioacchino
      4. Documenti successivi all’abbaziato di Gioacchino.
  • Opere citate Indice dei nomi

Valeria De Fraja

Valeria De Fraja, dottore di ricerca in Storia medievale, è attualmente alunna della Scuola nazionale di studi medioevali presso l’Istituto storico italiano per il medio evo (Roma). Collabora all’edizione critica delle opere di Gioacchino da Fiore e si occupa dell’esegesi biblica e del dibattito teologico nella sua epoca. Ha svolto ricerche di storia monastica e degli ordini religiosi medievali.
Per Viella ha pubblicato Oltre Cîteaux. Gioacchino da Fiore e l’Ordine florense e ha curato il volume Gioacchino da Fiore, Sermoni (2007).

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