Nel clima di contrapposizione e scontro che caratterizzò l’ultima fase del dominio austriaco in Sicilia, il principe don Diego Pignatelli Aragona Cortes (1687-1750) promosse un’indagine conoscitiva su «tutti gli stati, effetti, rendite e giurisdizioni» da lui posseduti nel Regno di Sicilia, che servisse a chiarirgli le caratteristiche proprie di ogni feudo e università, a dimostrazione dell’attenzione che il potere feudale rivolgeva all’organizzazione della realtà locale.
L’analisi del prezioso documento, alla luce di numerose altre fonti coeve, consente all’autrice di penetrare all’interno del sistema di «governo del feudo» e della realtà economica e sociale di Castelvetrano, grosso centro baronale siciliano della prima metà del Settecento. E di recuperare inoltre interessanti frammenti della vita politica locale, grazie alla ricostruzione delle vicende secolari e dei processi di mobilità di un gruppo di famiglie che costituivano il ceto dirigente della comunità.
- Abbreviazioni e avvertenze
- Introduzione
- 1. Il Padrone
- 1. «Sua Eccellenza Padrone» don Diego Pignatelli. 2. La formazione del patrimonio. 3. I debiti. 4. Gli alimenti. 5. Il problema della riduzione dei censi soggiogatari: clero contro grande feudalità. 6. Vecchia e nuova feudalità.
- 2. Il feudo
- 1. Lo stato feudale di Castelvetrano e le sue pertinenze. 2. La viticoltura: il settore forte dell’economia. 3. Le censuazioni enfiteutiche: la difficile riscossione dei canoni. 4. Il latifondo: la gestione in affitto. Le pene dei borgesi. 5. Le gabelle di campagna. 6. Il ruolo marginale della gestione in economia. 7. Le gabelle di città e altri introiti. 8. L’azienda feudale: uomini e costi. 9. Altri oneri.
- 3. I vassalli
- 1. La città. 2. L’università. 3. Gli uomini del principe. 4. I nobiles viri. 5. L’ascesa ai vertici della gerarchia locale. 6. La donna motore di ascesa sociale. 7. Nobili e civili. 8. Lo spazio del sacro: clero e vita religiosa. 9. Artigiani e contadini.
- Platea della palmosa Città di Castelvetrano: suo stato, giurisdizione, baronie e contea del Borgetto aggregati
- Quesiti del Duca di Terranova. Sintesi della Platea.
- Parte prima
- Situazione di Castelvetrano. Concessioni e investiture. Fiumi e litorale. Feudi di Castelvetrano concessi a censo. Feudi sotto la giurisdizione del Stato di Castelvetrano. Feudi di Peribaida concessi a censo. Feudi di Castelvetrano e di Borgetto ceduti in affitto per semina e pascolo. Beni urbani e rurali di Castelvetrano che si gabellano. Stabili che non si gabellano. Beni concessi in enfiteusi e poi abbandonati. Altri cespiti. Importo collettivo. La Terra del Borgetto.
- Parte seconda
- Palazzo Ducale. Luogo del pallone, fosse per il grano, strade, cisterne. Vicaria. Urbanistica ed edilizia. Chiese, Conventi, Opere pie. Altre Opere pie, oratorij, chiese semplici in città e chiese semplici campestri, nelle quali ha attinenza il Duca di Terranova. Altre chiese campestri de iure patronatus et presentandi dai Duchi di Terranova. Conventi che non sono de iure patronatus del Duca. Altre chiese semplici che non sono de iure patronatus del Duca. Numero dei Benefici. Del numero dell’anime. Del grado e qualità dei cittadini per gli offici secolari. Circa il numero dei preti. Altri professori. Artefici. Officiali scelti da S.E. Padrone. Del commodo della Città. Importo del patrimonio della Segrezia di Castelvetrano. Gravezze della Segrezia. Il Patrimonio dell’Università della Città di Castelvetrano. Oneri e gravezze annuali dell’Università della Città di Castelvetrano. Ultimo resulto più depurato.
- Opere citate
- Indice dei nomi
Rossella Cancila è professore di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo. Ha condotto ampie ricerche sulla Sicilia del Cinquecento, occupandosi soprattutto delle problematiche di natura fiscale e delle loro implicazioni sul piano politico e sociale, cui ha dedicato in particolare il volume Fisco ricchezza comunità nella Sicilia del Cinquecento (Istituto storico italiano per l’eta moderna e contemporanea 2001).