La Terracina medievale, “città di frontiera”, era al centro delle relazioni tra il Regno di Napoli e Roma. La posizione sul mare, il porto e il dinamismo dei ceti sociali la misero in stretto contatto con altre città marinare del Mediterraneo. Aperta a mercanti e marinai, con una popolazione che fino al XIV secolo continuò a crescere, acquisì una fisionomia peculiare e complessa, che incise sull’evoluzione sociale e sulle dinamiche delle sue istituzioni. A questo si affiancava il rapporto con l’entroterra, caratterizzato da pascoli, raccolta del legname e allevamento del pesce, ma anche, nelle più limitate zone fertili, dalla notevole estensione delle terre coltivate a vigneto.
Con il consolidarsi dello Stato della Chiesa Terracina vide crescere il valore della sua posizione ed assunse nuovi ruoli direzionali e di controllo del territorio, ma fu anche oggetto delle mire degli Angioini e dei Genovesi, e costretta a subire la diretta ingerenza pontificia per evitare quella delle famiglie baronali circostanti.
- I. Il territorio
- 1. Ambiente, paesaggio storico, risorse
- 1. Confini. 2. Caratteri geomorfologici. 3. L’eredità del passato. 4. Percorsi antichi e viabilità medievale. 5. I paesaggi del tenimentum Terracinae. 6. I beni comuni. 7. La proprietà privata: forme di gestione e conduzione. 8. Tipologia dei contratti.
- 2. Frontiera e frontiere
- 1. Il problema della frontiera meridionale. 2. Una frontiera vissuta. 3. Ostacoli allo sfruttamento. 4. Le terre in condominio: Sezze. 5. Una tortuosa risoluzione: Priverno. 6. Il Circeo e la mancata espansione. Appendice I. Il falso privilegio di un papa Gregorio
- II. La città e il porto
- 3. La città e i borghi: aspetti urbanistici e sociali
- 1. Lo spazio urbano ed extra-urbano. 2. Definire lo spazio: regio, carcia, contrata. 3. Borghi e nuove contrade. 4. Tipologie edilizie. 5. Spazi urbani e insediamenti. 6. Controllo dell’edilizia urbana. 7. Ipotesi sulla popolazione.
- 4. Il porto
- 1. Funzioni e vitalità del portus maris. 2. Il portus maris. 3. Relazioni a breve e medio raggio. 4. Le attività portuali. 5. Le dogane del sale, del legname e altri prodotti. 6. Vino e pesce: i prodotti più esportati. 7. Prestito e prestatori.
- III. Poteri e società tra XI e XIII secolo
- 5. Assetti di potere e tentativi egemonici
- 1. Terracina nel Patrimonio della Chiesa (secoli IX-XI). 2. Presenze romane nel territorio pontino e a Terracina. 3. La concessione a Daiferio: carattere e durata. 4. Influenza di Montecassino a Terracina. 5. Nuova centralità di una città di frontiera. 6. Titoli, cariche, ruoli: specchio di una società in trasformazione.
- 6. I Frangipane e Terracina
- 1. Società cittadina e istituzioni nella prima metà del XII secolo. 2. I Frangipane e gli interessi nel territorio pontino. 3. Una città vassalla: dalle rendite al dominio. 4. Incontri e scontri: i patti del 1169 e del 1185. 5. Innocenzo III e il nuovo corso della politica pontificia. 6. I Frangipane a Terracina e di Terracina.
- IV. Società e comune
- 7. Società laica ed ecclesiastica
- 1. Ecclesiastici e laici. 2. Aspetti dell’onomastica. 3. Le famiglie dell’XI secolo: eclissi e ricambi. 4. La “nuova” aristocrazia (seconda metà del XII-XIII secolo). 5. Elementi di preminenza sociale: legami con le chiese. 6. Vantaggi e privilegi dei milites. 7. I Pironti: l’egemonia contrastata.
- 8. Il comune
- 1. I comuni di Campagna e Marittima: problemi e storiografia. 2. La comunità del XII secolo. 3. Il comune nella prima metà del Duecento. 4. Aspetti delle istituzioni comunali nel XIII secolo. 5. Consoli e podestà. 6. La soluzione pontificia. 7. La pars populi. 8. Bonifacio VIII e il comune di Terracina.
- V. Le dominazioni straniere
- 9. Dominio e controllo angioino
- 1. Il primo Trecento: la guerra guerreggiata. 2. Le forme della dominazione angioina. 3. La “signoria” a Terracina. 4. La società cittadina e la presenza regia. 5. L’impossibile autonomia.
- 10. La dominazione genovese
- 1. “Un provvidenziale aiuto”: Simone Vignoso e le trenta galee. 2. L’assetto amministrativo. 3. I podestà genovesi. Appendice II. Consoli, podestà, ufficiali comunali (1205-1367).
- Piante ricostruttive di Terracina
- Indici dei nomi di persona e di luogo
Maria Teresa Caciorgna insegna Storia medievale presso l’Università di Roma Tre. Ha concentrato i suoi studi sulle istituzioni e la società dello Stato della Chiesa. Tra le sue pubblicazioni: Le pergamene di Sezze (1181-1347) (Roma 1988), Marittima medievale. Territori, società, poteri (Roma 1996) e la cura di S. Maria di Grottaferrata e il cardinale Bessarione. Studi e fonti sulla prima commenda (Roma 2005).