Gli studi raccolti in questo volume avviano una riflessione di lungo periodo – dal Medioevo al Novecento – sulle radici storiche dell’antisemitismo e sui modi della costruzione e della trasmissione nel tempo degli stereotipi antiebraici. Tale approccio diacronico tenta di inserire le vicende dell’antisemitismo novecentesco, con la sua deriva razziale, in una visione più ampia che, pur tenendo sempre presenti le distinzioni temporali e i contesti specifici, induca a leggere la contemporaneità con una maggiore consapevolezza storica.
Dalle ricerche qui presentate emerge quanto sia fuorviante continuare a considerare l’antigiudaismo religioso e l’antisemitismo razzista come fenomeni non comparabili perché appartenenti a epoche diverse e fondati su logiche differenti. Entrambi, invece, hanno avuto forti implicazioni politiche legate alla costruzione dell’identità di un gruppo di individui rispetto a un altro, percepito come diverso e quindi pericoloso. Condizionamenti e paure, questi, che si sono acuiti soprattutto in concomitanza di particolari momenti di crisi e di insicurezza pubblica e sociale. L’antigiudaismo cristiano, coltivato sul suolo europeo e italiano nel corso di secoli, si riversò senza ostacoli nell’antisemitismo moderno che, rivestito di distruttive suggestioni biologiche, antropologiche e razziali, avrebbe portato nel XX secolo alla tragedia della Shoah.
Atti del Seminario di studi, Roma, 13-14 dicembre 2007
Introduzione
Marina Caffiero
Il bene della res publica, la legittimità del mercato e l’infidelitas giudaica. Testi e discorsi francescani nel Mediterraneo bassomedievale
Paolo Evangelisti
Convertire e sostenere. Archeologia ed esordi dell’Opera pia dei catecumeni di Modena
Matteo Al Kalak
La Pia Casa dei catecumeni di Firenze
Samuela Marconcini
Il nemico perfetto. Il Guf di Roma e l’antisemitismo
Amedeo Osti Guerrazzi
Gli ebrei stranieri in Italia: 1940-1943
Francesca Cappella