La storia della città è per eccellenza storia politica, in cui l’agire risponde a determinati modi di pensare il “vivere comune”. L’ordinamento giuridico o anche l’organizzazione politica della vita associata si definiscono in base ad un insieme condiviso di regole che disciplinano l’appartenenza alla comunità in vista della realizzazione del bene comune, della sicurezza e della pace. Ordine, disciplina e bene comune sono infatti i fondamenti giuridico-politici della costituzione politica della città.
All’interno di questo quadro costituzionale, Trento è il “livello” di realtà che consente all’autrice di analizzare la trasformazione dell’organizzazione della vita cittadina e il contenuto dell’autonomia in un lungo arco di tempo, dal Trecento fino al tardo illuminismo, in un’ottica tematica che ruota attorno al nesso diritto-storia-costituzione.
La costituzione di Trento emerge da un ampio spettro di fonti, fino ad oggi poco studiate, e da un’elaborazione e analisi concettuale che mette in luce la specificità della dinamica politico-giuridica della città e del suo lessico costituzionale.
Presentazione, di Fabrizio Leonardelli e Alberto Pattini
Introduzione
I. Ordine e autonomia cittadina
1. Il Commune civitatis Tridenti e l’istituzione consolare
1. La civitas fra Regnum Italiae e Regnum teutonicum. 2. Il consiglio cittadino e i sapientes et provisores del Trecento. 3. L’istituzione consolare e l’autonomia cittadina agli inizi del Quattrocento.
2. Ordo decurionum e organizzazione del potere cittadino
1. Ordo decurionum della civitas Tridenti e un consilium legale del primo Cinquecento. 2. Organizzazione del potere cittadino nel corso del Cinquecento. 3. Auctoritas e administratio: sovranità vescovile e autonomia cittadina.
II. Disciplina e cittadinanza
1. Cittadinanza e sudditanza
1. “Civitas sibi faciat civem”. 2. Disciplina e statuti. 3. Instrumenta civilitatum e statuto Masoviano (1375, 1425-1433). 4. Il Subiect-citoyen.
2. Ordo civitatis, contribuzione fiscale e confirmatio fidelitatis
1. Cittadinanza e sequestro conservativo del principato (1569-1578). 2. Ordine e matricola cittadina del 1572. 3. Rivendicazione cittadina della disciplina in materia di cittadinanza e opposizione vescovile.
III. Bene comune e pace
1. Respublica e regnum
1. Bonum commune, costituzione: civitas e regnum. 2. Bonum commune, Respublica Tridenti e civitas-caput.
2. Administratio e iurisdictio
1. Potestà vescovile e crisi politica della prima metà del Seicento. 2. Administratio e iurisdictio: da consules et provisores a Magistratus consularis. 3. Nuova forza politica del Magistrato e alleanza con il capitolo cattedrale.
IV. Costituzione politica e autonomia
1. Magistrato consolare e autonomia
1. Adeguamento della politica vescovile al riformismo asburgico. 2. Il Magistrato nel Settecento: consapevolezza della pretesa “autonomia”. 3. Iurisdictio e potere politico del Magistrato.
2. Contenuto dell’autonomia cittadina
1. La dinamica conflittuale tra autonomia e sovranità: il gravame presentato nel 1796 dai consoli al vescovo Thun. 2. L’ordine politico-giudiziario della città: il Codice giudiziario civile. 3. Potere giudicante e coercitivo del Magistrato e dei suoi officiales. 4. Controllo politico sul podestà cittadino.
V. Costituzione politica tra “codice” e storia
1. Erudizione storica e mappatura della pubblica felicità
1. I corrispondenti tridentini del Muratori. Erudizione storica e circolazione delle idee riformiste nell’ambiente cittadino. 2. Mappatura della pubblica felicità e Aufklärung cattolica: gli studi filosofico-giuridici nello studium cittadino.
2. “Storicità” dell’autonomia e “Stato felice”
1. “Uso politico” della “storicità” dell’autonomia. 2. Le ragioni del diritto: “codice” e storia. 3. La costituzione politica: lo “Stato felice” tra governo assoluto e temperato.
Bibliografia
Indice dei nomi