Corpi invasi e viaggi dell’anima

Santità, possessione, esorcismo dalla teologia barocca alla medicina illuminista

Elena Brambilla
Collana: I libri di Viella, 108
Pubblicazione: Maggio 2010
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Edizione cartacea
pp. 302, 15x21 cm, bross.
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Il Seicento fu, nella Chiesa italiana, un secolo enfatico e splendente, di fede militante, sovraccarica e sfarzosa. A celebrare e difendere le verità della fede concorsero suore e sante mistiche, dagli slanci ascetici e dai doni sovrannaturali. A denunziare la minaccia di diavoli, eretici e infedeli si moltiplicarono fenomeni impressionanti di possessione, che agitavano donne dal corpo invaso, curate dagli esorcisti con formule a metà tra sacramentali e magiche. Ed era peraltro assai sottile l’arte di distinguere l’invasione del corpo ad opera di angeli o diavoli, la vera dalla falsa o “affettata” santità.

Il libro illustra i sistemi usati per raggiungere l’ascesi, ottenere visioni ed entrare in contatto coll’aldilà, mettendo a confronto i metodi proposti dai gesuiti, fondati sull’immaginazione figurativa, con quelli opposti, “quietisti” – a fine secolo condannati dal Sant’Uffizio – che privilegiavano la contemplazione facendo silenzio nell’anima.

Tra la fine Seicento e l’inizio del secolo successivo, lo stesso Sant’Uffizio pose un freno alle forme troppo vistose di santità e possessione, i cui sintomi si vollero più miti e disciplinati. Alla metà del Settecento, infine, la medicina cominciò a proporre nuove diagnosi dei segni prima interpretati come invasioni di spiriti ultraterreni, spostando l’accento sui disturbi cerebro-nervosi, eredi delle passioni subite dalla sensuale e corporea anima operante nelle estasi barocche.

  • Premessa
  • Introduzione
  • I. Santità e possessione: vissuti e teorie nel Seicento
    • 1. Le suore e gli esercizi spirituali: la meditazione di tipo gesuita. 2. Segni di santità: malattie straordinarie. 3. Il rapporto tra corpo e anima nella scienza aristotelica: estasi e ratti. 4. Doni riportati dalle visite nell’aldilà. 5. La tradizione della discretio spirituum nel pieno Seicento. 6. Le avventure dell’anima nella scienza aristotelica. 7. Il corpo invaso. 8. Fatture e malie. 9. L’egemonia teologica sulla medicina, 1580-1660. 10. Patologie miracolose e diaboliche secondo Paolo Zacchìa.
  • II. Riforme dei segni di santità e condanne dei manuali di esorcismo: 1660-1710
    • 1. Cartesio e i nuovi rapporti tra corpo e anima. 2. Condizioni politiche della rivoluzione scientifica: la reazione contro l’“entusiasmo”. 3. Verso una revisione dei segni di santità. 4. L’orazione di quiete e il “silenzio della mente”. 5. Dal cuore alla mente: scienza aristotelica e scienza post-cartesiana. 6. Aristotelici e cartesiani a Roma durante il papato di Innocenzo XI. 7. Conflitti di devozione. 8. La contrastata condanna dell’orazione di quiete. 9. La reazione antimoderna di Alessandro VIII. 10. Conflitti e censure romane da Alessandro VIII a Clemente XI (1689-1710 ca.). 11. Le condanne dei manuali d’esorcismo (1703-1710). 12. Svolte teologiche e mutazioni nel papato politico.
  • III. La parola alla medicina, 1746-1753: da possessione a isteria
    • 1. La contadina di Alfianello: consulto teologico e perizia medica. 2. Perizie mediche e tribunalim ecclesiastici: il caso della "vergine cremonese". 3. Fatture e malie: la confutazione medica della generazione spontanea. 4. La critica di Antonio Vallisneri. 5. Possessione, soffocazione dell’utero, isteria. 6. Immagini, fantasia e spiriti.7. Dall’anima in tutto il corpo all’anima nel cervello. 8. Possessione o impostura, vera o falsa santità. 9. Benedetto XIV: l’autorità papale sui criteri di santità. 10. Le ultime indemoniate e la loro cura illuminista.
  • Opere citate
  • Indice dei nomi

Elena Brambilla

Elena Brambilla insegna Storia moderna presso l’Università di Milano. Ha studiato storia dell’Inquisizione e della Chiesa, delle donne, delle università e delle professioni. Tra le sue pubblicazioni: La giustizia intollerante. Inquisizioni e tribunali confessionali in Europa dall’Alto Medioevo al XVIII secolo (Carocci 2006) e la cura, con M.L. Betri, di Salotti e ruolo femminile in Italia tra fine Seicento e primo Novecento (Marsilio 2004).

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