Gramsci, le culture e il mondo

A cura di Giancarlo Schirru
Collana: I libri di Viella, 102
Pubblicazione: Dicembre 2009
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Edizione cartacea
pp. 280, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788883344190
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ISBN: 9788883346552
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La diffusione degli scritti di Antonio Gramsci ha raggiunto, negli ultimi tre decenni, una vasta dimensione internazionale. La sua figura rappresenta un caposaldo della cultura italiana che attira l’attenzione nel mondo.

Il pensiero di Gramsci circola ampiamente in Europa, nelle Americhe, nel mondo islamico, in India e in Estremo Oriente. Per celebrare i settant’anni della sua morte si sono riuniti alcuni degli studiosi stranieri che più hanno contribuito allo sviluppo recente delle ricerche gramsciane, confrontandosi con alcuni specialisti italiani.

In questo volume sono presentati i risultati di quell’incontro, in cui tra l’altro è ricostruita in modo serrato la parabola della rivoluzione neoconservatrice negli Stati Uniti, e viene tracciato un bilancio di alcuni recenti indirizzi di ricerca che, fin dalla loro fondazione, si sono richiamati all’eredità gramsciana: gli studi culturali britannnici, gli studi post-coloniali statunitensi e i Subaltern Studies indiani.

  • Giuseppe Vacca, Prefazione (p. 9-15)
    • Giorgio Baratta, Prefazione (p. 17-23)
    • Stuart Hall in dialogo con Giorgio Baratta e Derek Boothman. Dal nazionale all’inter-nazionale-popolare (p. 25-28)
  • L’uso di Gramsci nei Subaltern Studies indiani
    • Ranajit Guha, Omaggio a un maestro (p. 31-40).
    • Paolo Capuzzo, I subalterni da Gramsci a Guha (p. 41-51).
    • Marcus E. Green, Subalternità, questione meridionale e funzione degli intellettuali (p. 53-70).
  • Gramsci negli studi culturali britannici
    • Anne Showstack Sassoon, Raymond Williams, Stuart Hall, Gramsci e noi (p. 73-87).
    • Ursula Apitzsch, Antonio Gramsci e i problemi del multiculturalismo (p. 89-97).
    • Elisabetta Gallo, Antonio Gramsci, Stuart Hall e Raymond Williams. Un contributo alla discussione (p. 99-102).
  • La presenza di Gramsci negli studi culturali e postcoloniali americani
    • Joseph A. Buttigieg, Leggere Gramsci dopo Edward W. Said (p. 105-121).
    • Renate Holub, Dagli studi culturali allo studio delle culture americane: 1977-2007 (p. 123-147).
    • Ronald A.T. Judy, Gramsci e il «concio» della società civile globale (p. 149-161).
    • Benedetto Fontana, Egemonia e pluralismo. Usi e abusi di Gramsci negli Stati Uniti (p. 163-179).
    • Giancarlo Schirru, La diffusione del pensiero di Gramsci nella linguistica americana (p. 181-188).
  • Gramsci e Said nel mondo islamico e mediterraneo
    • Abdesselam Cheddadi, Traduzione e cultura nel mondo arabo: una prospettiva storica (p. 191-208).
    • Peter Mayo, Gramsci, la «quistione meridionale» e il Mediterraneo (p. 209-224).
    • Derek Boothman, Islam e mondializzazione nei Quaderni del carcere (p. 225-245).
    • Iain Chambers, La sfida postcoloniale (p. 247-251).
    • Michele Brondino, «La quistione del linguaggio e delle lingue»: una chiave di lettura per il Mediterraneo (p. 253-264).
    • Massimo Campanini, Gramsci e la crisi degli intellettuali arabi: verso un nuovo concetto di politico nell’Islam? (p. 265-270).
  • Indice dei nomi (p. 271)
  • Gli autori (p. 277)
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