Immigrazione e cittadinanza nella Venezia medievale esamina come un immigrato poteva per naturalizzarsi veneziano nel tardo Medioevo. Il saggio introduttivo cita esempi, tratti da corrispondenze e dalla letteratura, di personaggi che aspiravano allo status di civis venetus. Si trattava di uno status sociale ambìto per i privilegi concreti e per le esenzioni fiscali che comportava, dapprima per persone dedite ad attività locali, poi per coloro che producevano beni destinati all’esportazione.
Nella parte documentaria si riportano le edizioni critiche di tutta la normativa - tratta dalle delibere del Maggior consiglio e del Senato della Repubblica veneta - riguardante sia Venezia sia i domini da Terra e da Mar. Nei commenti che accompagnano le edizioni si mette in luce come ciascuna legge rifletta situazioni che cambiavano a seconda delle pressioni demografiche e degli umori politici di accoglienza e di rifiuto dell’altro, anche se questo “altro” apparteneva, per lo più, al ceto medio alto.