La meccanica dell’errore

Studi di letteratura medievale

Giulia Lanciani
Collana: I libri di Viella, 113
Pubblicazione: Novembre 2010
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Edizione cartacea
pp. 180, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788883344749
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ISBN: 9788883346651
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«In effetti, mi sembra più vantaggioso – prima di effettuare qualsiasi intervento su un testo medievale – cercare di capire la meccanica dell’errore, il perché quel segmento si è trasformato in un locus criticus, sforzarsi di ricostruire le condizioni contestuali che hanno indotto il copista all’equivoco».
Con questo spirito Giulia Lanciani, consapevole dei danni che il tempo, la precarietà dei materiali, l’incuria degli uomini e il mutare delle mode e dei gusti provocano alle opere letterarie, esplora la letteratura medievale galega e portoghese, proponendone un’interpretazione ampia e raffinata che dalle prime manifestazioni della produzione trobadorica si estende sino alle propaggini cinquecentesche di una tradizione ancora ricca e fertile.

  • Introduzione di Giorgio de Marchis (p. 11-14).
  • 1. L’ambasceria portoghese a Leone X e la lirica galego-portoghese (p. 15-23).
  • 2. Una questione metodologica: tradurre per interpretare o interpretare per tradurre? (p. 25-32).
  • 3. I trovatori perduti. Perduti? (p. 33-42).
  • 4. Repetita iuvant? (p. 43-50).
  • 5. Per una tipologia della tenzone galego-portoghese (p. 51-69).
  • 6. La cantiga de amigo, canzone di «retroguardia» (p. 71-76).
  • 7. Fernan Velho, trovatore (p. 77-101).
  • 8. A proposito di un testo attribuito a Fernan Velho (p. 103-115).
  • 9. Ayras Veaz o il trovatore dimezzato (p. 117-134).
  • 10. Su alcuni problemi della poesia trobadorica (p. 135-142).
  • 11. Miracolistica (p. 143-150).
  • 12. Dagli enuegs alle parvoices (p. 151-163).
  • 13. Lisbona mediterranea e atlantica tra arabi, mozarabi e cristiani (p. 165-172).
  • 14. C’è un futuro per la filologia? (p. 173-178).

Giorgio De Marchis

È docente di Letteratura Portoghese presso l’Università degli Studi di Milano. Nelle sue ricerche si è occupato prevalentemente di Modernismo – preparando, tra l’altro, le edizioni critico-genetiche delle raccolte Fado e Dispersão dei poeti portoghesi José Régio e Mário de Sá-Carneiro – e di alcuni aspetti legati all’opera di Eça de Queirós. Attualmente, sta completando uno studio sul romanzo d’appendice in Portogallo a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

Giulia Lanciani

Professore ordinario di Lingua e Letteratura Portoghese e Brasiliana presso l’Università "Roma Tre", Dottore Honoris causa dell’Universidade Nova e dell’Universidade Clássica di Lisbona, socio dell’Arcadia, corrispondente della Sociedade de Geografia di Lisbona. Ha creato e gestisce la cattedra "José Saramago", nella facoltà di Lettere del suo Ateneo, finanziata dall’Instituto Camões. Collabora con il Ministero dei Beni Culturali, è nel consiglio scientifico di riviste italiane e straniere, dirige le collane "Poeti e prosatori portoghesi" (L’Aquila), "Lusobrasilica" (Roma), "Costellazioni" (Milano). Si è occupata di letteratura medievale galega e portoghese (edizioni critiche di vari trovatori, analisi delle caratteristiche della tenzone e della satira), di problemi, periodi, autori e testi portoghesi del secolo XVI, di poeti e prosatori moderni e contemporanei portoghesi, brasiliani, galeghi, catalani (da Fernando Pessoa a José Saramago, da Manuel Bandeira a Guimarães Rosa, a Salvador Espriu), di critica genetica. Ha pubblicato una storia letteraria portoghese e un profilo critico della letteratura brasiliana. Ha diretto, in collaborazione con G. Tavani, il Dicionário da Literatura Medieval Galega e Portuguesa ed ha elaborato, con lo stesso, una Grammatica portoghese. Insignita di vari premi nazionali e internazionali e del grado di Grande Ufficiale dell’Ordine dell’Infante D. Henrique.

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