Chiesa cattolica e minoranze in Italia nella prima metà del Novecento

Il caso veneto a confronto

A cura di Raffaella Perin
Collana: I libri di Viella, 122
Pubblicazione: Luglio 2011
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Edizione cartacea
pp. 232, 15x21 cm, bross.
ISBN: 9788883346309
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I saggi raccolti in questo volume mettono in luce le dinamiche che tra Otto e Novecento caratterizzarono l’atteggiamento della Chiesa cattolica verso ebrei, protestanti e massoni, assurti a simbolo dei processi di modernizzazione della società italiana.

Nello scontro con il potere politico per la definizione degli ambiti di competenza, la Chiesa si oppose, in nome di un rivisitato modello di “civiltà cristiana”, alle minoranze che impedivano la realizzazione di uno Stato cattolico. Il pregiudizio antisemita, sollecitato da spinte politiche e sociali, e corroborato dall’apporto della tradizione antiebraica cattolica, riuscì a permeare il senso comune degli italiani e assunse forza di legge con il fascismo. La massoneria, considerata dalla Chiesa uno dei principali soggetti dell’opera di secolarizzazione, fu ritenuta dal magistero ecclesiastico e dalla pubblicistica cattolica il frutto di una collaborazione complottistica con ebrei e protestanti. La campagna antiprotestante, che a fine Ottocento si era legata alla necessità del ripristino del potere temporale del papa, divenne tra le due guerre mondiali, e soprattutto dopo il Concordato, un mezzo per rivendicare la cattolicità dello Stato italiano.

L’intreccio delle posizioni assunte dalla Chiesa cattolica a livello nazionale è esemplificato nell’analisi di un caso particolare, quello della realtà veneta, capace di mettere a fuoco le modalità di rielaborazione autonoma delle direttive della Santa Sede da parte delle diocesi e di mostrare come i pregiudizi antiebraico, antiprotestante e antimassonico si siano dispiegati a diversi livelli della gerarchia ecclesiastica.

  • Raffaella Perin, Introduzione (p. 7-16).
  • Gadi Luzzatto Voghera, Alcune note sull’antisemitismo tra le due guerre mondiali in Italia (p. 17-26).
  • Maria Paiano, Contro «l’invadente eresia protestante»: l’Opera della Preservazione della Fede in Roma (1899-1930) (p. 27-103).
  • Giovanni Vian, La Santa Sede e la massoneria durante il pontificato di Pio XI (p. 105-132).
  • Raffaella Perin, La Chiesa veneta e le minoranze religiose (1918-1939) (p. 133-223).
  • Indice dei nomi (p. 225-230).

Giovanni Vian

Giovanni Vian è professore di Storia delle Chiese in età moderna e contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Raffaella Perin

Raffaella Perin, dottore di ricerca in Storia del Cristianesimo, ha pubblicato saggi sul modernismo e sull’atteggiamento della Chiesa cattolica verso le minoranze religiose nel Novecento.

Maria Paiano

Maria Paiano insegna Storia del cristianesimo all’Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Liturgia e società nel Novecento. Percorsi del movimento liturgico di fronte ai processi di secolarizzazione, Edizioni di storia e letteratura 2000; La preghiera e la Grande Guerra. Benedetto XV e la nazionalizzazione del culto in Italia, Pacini 2017. Ha curato l’edizione critica in tre volumi dei diari dello scolopio toscano Ernesto Balducci (editi nel 2002 e nel 2004 da Olschki e nel 2009 da Morcelliana).

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