Dal VII al XIX secolo il libro manoscritto in caratteri arabi ha diffuso il sapere in lingue e culture diverse – dall’Atlantico al Mar della Cina, da Zanzibar alle rive del Volga – con straordinaria efficacia e continuità. Una sterminata produzione di cui finora solo una piccola parte è emersa, studiata, catalogata.
Come ‘guardare’ un codice in caratteri arabi? Come vagliare dall’insieme al dettaglio il testimone di una cultura materiale e di una produzione intellettuale così multiforme? Come erano codificate le grafie, la disposizione del testo, le ornamentazioni? Per chi e come lavorava un copista del mondo arabo-islamico? Come si fabbricava e si preparava la carta in Persia o in Siria?
Un volume destinato non solo a codicologi e orientalisti, ma anche ai lettori interessati a conoscere e capire il valore del libro nel mondo mediorientale e le sue trasformazioni tra le mani dell’uomo, secondo i diversi ruoli di autore, redattore, copista, decoratore, cartaio, legatore. L’analisi chiara e rigorosa – arricchita di schemi, tavole, immagini inedite – guida il lettore a riconoscere gli elementi costitutivi del libro arabo-islamico e a inquadrarne l’ambiente e l’epoca di produzione senza trascurarne l’aspetto grafico e visivo. Tanti fili di una stessa tela – fili sottili, spezzati, isolati, aggrovigliati, colti alla luce radente o in controluce – sono ricondotti nelle nostre mani fino a trasformare nel lettore la percezione dell’oggetto materiale e della cultura di cui è rappresentante.
- Un libro per molti, di Marco Palma
- Prefazione, di Valentina Sagaria Rossi
- Scelte redazionali
- I caratteri arabi
- I. I manoscritti: dal l’insieme al dettaglio
- Lingue diverse, uno stesso alfabeto
- Le fonti
- I testimoni in primo piano: l’occhio e la tecnica
- Conservare: pratiche antiche, indagini moderne
- Restaurare e indagare: un caso di studio
- II. I supporti, gli strumenti e i materiali per la scrittura
- Il papiro
- La pergamena
- Le carte mediorientali
- Storia e fonti. Materie prime, telai, formati. Carte filigranate. Carte colorate, figurate, maculate, marmorizzate.
- Gli strumenti del copista
- Gli inchiostri
- Inchiostri al carbonio. Inchiostri metallo-gallici. Inchiostri misti. Inchiostri colorati. Colori e pigmenti nei manoscritti del l’Occidente musulmano: alcuni risultati.
- III. La confezione del libro
- Le origini del codice arabo-islamico
- I fascicoli
- Fascicoli in pergamena. Fascicoli misti. Fascicoli in carta.
- Sistemi di ordinamento e reperimento
- La segnatura dei fascicoli. La cartulazione. I richiami. Segni di centro fascicolo.
- IV. La preparazione e l’utilizzazione della pagina
- La rigatura
- La mise en page
- V. L’artigiano e il libro
- Il copista e il suo lavoro
- I luoghi di copia
- I tempi e le modalità di copia
- Pittori, miniatori, legatori
- VI. Le scritture librarie
- Fonti, strumenti, applicazioni
- La fase antica: VII-X secolo
- La scrittura arrotondata
- La canonizzazione degli stili: le grafie proporzionate
- Evoluzioni periferiche e grafie regionali
- Base grafica, sostegni fonetici
- Grafemi, tratti, legamenti. Punti diacritici. Segni vocalici. Altri segni fonetici.
- La scrittura per la copia comune
- VII. La mise en texte
- L’articolazione grafica: spazi, parole, contrazioni e troncamenti
- L’articolazione del testo
- Titolo. Indici delle suddivisioni o degli argomenti. Inizio, divisioni e conclusione.
- Testi ripartiti in più parti: il caso del guz’
- L’identità della trascrizione: formulazioni e date
- Colophon arabo-cristiani.
- Il controllo del testo e i dispositivi di correzione
- I certificati di trasmissione del testo (igazah)
- VIII. L’ornamentazione
- La funzione della decorazione e del l’illustrazione
- Gli elementi decorativi: tra simmetrie e giochi di colori
- All’inizio del testo. Dentro al testo e nei margini. Alla fine del testo.
- Gli strumenti del pittore e del miniatore
- IX. La legatura
- Le coperte
- Tipologie e strutture. Materiali: assi, quadranti, rivestimenti, fodere, collanti. Coperte con iscrizioni.
- La cucitura
- Il capitello
- I tagli
- Custodie e astucci
- L’ornamentazione
- Tecniche di decorazione. Modelli decorativi. Particolarità geografiche e ambiti culturali.
- X. L’esemplare
- Committenti
- Formulazioni di waqf
- Annotazioni di possesso
- Sigilli
- Annotazioni di prestito
- Glossario
- Bibliografia
- Indice dei nomi
- Indice dei manoscritti
François Déroche (Metz 1952) è islamista, codicologo, specialista in manoscritti coranici antichi, professore di Storia del libro manoscritto arabo all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. È autore di numerosi contributi sui manoscritti arabi e in particolare sui corani del primo Islam.
Valentina Sagaria Rossi (Roma 1965) è arabista, filologa e curatrice dei fondi orientali della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Ha insegnato Lingua araba all’Università di Pisa e all’Orientale di Napoli. È autrice di contributi sulla funzione del codice nella tradizione arabo-islamica e di edizioni di opere sui proverbi arabi classici.
Marco Palma insegna Paleografia latina nella Facoltà di Lettere dell’Università di Cassino. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la morfologia e lo sviluppo di diverse scritture librarie e documentarie del medioevo occidentale. Lavora anche sugli aspetti materiali dei manoscritti e sulla trasmissione di testi classici e medievali prima dell’invenzione della stampa. Si interessa particolarmente ai problemi teorici e pratici della descrizione dei manoscritti medievali e alla diffusione in rete dell’informazione didattica e scientifica. Il catalogo aperto dei manoscritti, il suo progetto più recente, concepito alcuni anni fa insieme ad Antonio Cartelli, è stato finora realizzato, con diverse modalità, da tre biblioteche storiche italiane (la Laurenziana di Firenze, la Malatestiana di Cesena e la Lancisiana di Roma).
Cette publication est subventionnée par la Fondation Max van Berchem.
La Fondation Max van Berchem fut constituée en 1973 en hommage à Max van Berchem (1863-1921), le fondateur de l’épigraphie arabe en tant que discipline. Etablie à Genève, elle a pour vocation de promouvoir l’étude de l’archéologie, de l’histoire, de la géographie, de l’histoire de l’art, de l’épigraphie, de la religion, de la littérature islamiques et arabes.
Il volume viene pubblicato con il contributo della Fondation Max van Berchem.
La Fondation Max van Berchem è stata creata nel 1973 in omaggio a Max van Berchem (1863-1921), il fondatore dell’epigrafia araba come disciplina. Con sede a Ginevra, si dedica a promuovere lo studio dell’archeologia, della storia, della geografia, della storia dell’arte, dell’epigrafia, della religione, della letteratura islamiche e arabe.