Ludus/ludere

Giocare in Italia alla fine del medio evo

Alessandra Rizzi
Fondazione Benetton Studi Ricerche
Collana: Ludica: collana di storia del gioco, 3
Pubblicazione: Giugno 1995
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Edizione cartacea
pp. 236, 17x24 cm, bross., 1^ rist. 2014
ISBN: 9788885669413
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Alla fine del medio evo (secoli XIII-XV) mentre nell’Italia di vecchia tradizione comunale i regimi signorili e principeschi intensificavano il controllo sui comportamenti sociali, anche le attività ludiche diventavano motivo di crescenti attenzioni. Le autorità civili e i rappresentanti della Chiesa si preoccuparono soprattutto di combattere l’azzardo. Tuttavia fu indispensabile concedere qualcosa all’“infame” vizio, giungendo persino, con l’istituzione della casa da gioco pubblica (la baratteria), a trarne talora un vantaggio economico. Cresceva, inoltre, nelle autorità laiche la consapevolezza del valore strumentale del gioco, e non solo a fini addestrativi e di ricreazione, ma anche propagandistici e sociali; il palio diventava, così, il gioco “pubblico” dell’Italia di tradizione comunale fra Tre e Quattrocento: espressione della memoria cittadina e momento in cui far confluire istanze religiose e politiche. Anche la Chiesa giunse alla fine a riconoscere la necessità del gioco: così, alle soglie di una nuova età, se lo stato aveva assunto il monopolio dei grandi spettacoli pubblici, la Chiesa avrebbe cercato di controllare, almeno in parte, la ludicità dei singoli.

In coedizione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche

  • Premessa
  • Un dilemma nella riflessione dei contemporanei
  • Il gioco illecito nel pensiero tardomedievale
  • Bernardino da Siena: un modello nella lotta contro l’azzardo
  • Violenza e povertà per gioco alla fine del medio evo
  • Il gioco tra regolamentazione laica e proibizione religiosa. L’azione dei comuni: il gioco di fortuna ...
  • ... e l’attività fisica
  • L’intervento della Chiesa
  • La moralizzazione del gioco nel pensiero religioso tardomedievale
  • «pro bravio sive palio currendo»: un gioco promosso nell’Italia dei comuni
  • Conclusioni
  • Indice dei nomi e delle cose notevoli

Fondazione Benetton Studi Ricerche

Alessandra Rizzi

A Medieval History researcher in the Humanities Department of University of Ca’ Foscari, Venice, where she also teaches, Alessandra Rizzi’s special interest lies in the history of Venice, especially its institutional systems, publications and the city’s social history, with special focus on the history of ludicity and the mendicant orders. She coordinates several scientific projects, contributes to national and international conferences and has published widely. Rizzi is also a member of the scientific committee of Ludica, as well as co-director, along with Gherardo Ortalli, of “Ludica: collana di storia del gioco”, published by the Fondazione Benetton Studi Ricerche.

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