Benché le dimensioni e le ambizioni dell’oggetto siano alquanto più modeste di quelle di una cattedrale, l’architettura del codice si muove anch’essa in un complesso articolarsi di spinte e di equilibri. Come le volte, le cupole e le navate, anche il supporto, i fascicoli e la legatura sono concepiti per sfidare i secoli, e allo stesso modo che tutti i dettagli del monumento religioso sono finalizzati alla celebrazione dell’onnipotenza e dell’onnipresenza divina, tutti gli elementi costitutivi del libro e della sua presentazione devono essere strettamente commisurati al ruolo sociale del possessore.
Ciò spiega perché, dietro l’apparente libertà delle scelte dei singoli artigiani e l’incessante evoluzione delle prassi e degli stili, l’occhio esercitato dello studioso, ben coadiuvato da protocolli di osservazione sistematica e da potenti strumenti di elaborazione dei dati acquisiti è in grado di evidenziare lo scrupoloso rispetto di un gran numero di regole non scritte.
Introduzione
Ezio Ornato
La fascicolazione del manoscritto nel basso medioevo
Paola Busonero
Un rompicapo medievale: l’architettura della pagina nei manoscritti e negli incunaboli del codex di Giustiniano
Luciana Devoti
Elementi per la tipologiadel manoscritto quattrocentesco dell’Italia centro-settentrionale
Maria Antonietta Casagrande Mazzoli, Ezio Ornato
Il volume è disponibile in edizione elettronica presso il sito Casalini Digital Division: http://digital.casalini.it/9788885669758